DANIELE BERNARDINI
Cronaca

Truffa all’anziana: due arresti. Rintracciati e fermati sulla A1. Nell’auto 25mila euro di gioielli

La signora aveva consegnato i preziosi dopo che al telefono aveva appreso che il figlio aveva causato un incidente

La signora aveva consegnato i preziosi dopo che al telefono aveva appreso che il figlio aveva causato un incidente

La signora aveva consegnato i preziosi dopo che al telefono aveva appreso che il figlio aveva causato un incidente

"Se vuole che suo figlio eviti il carcere, deve pagare un risarcimento". È bastata una telefonata di una persona che, dall’altro lato del filo, si spacciava per un ufficiale dei carabinieri, per portare via circa 25mila euro di preziosi a un’anziana. La donna ha ricevuto una chiamata da un malvivente che, millantando di essere un uomo dell’Arma, l’ha informata che suo figlio aveva provocato un incidente. Per evitare il carcere, a detta del falso carabiniere, sarebbe stato sufficiente il pagamento di un risarcimento. Guarda caso, un incaricato si trovava in zona e presto sarebbe andato dall’anziana pesciatina al fine di ritirare l’importo, andava bene anche l’oro. Dopo pochi minuti, qualcuno si è immediatamente presentato alla porta e l’anziana ha consegnato beni in oro per un valore di circa 25mila euro. Poco dopo, resasi conto di ciò che era accaduto, la donna ha chiamato i carabinieri della stazione di Pescia.

I militari, grazie alle telecamere della videosorveglianza, hanno individuato una macchina sospetta, diffondendo la targa tra le altre forze dell’ordine. La polizia stradale di Cassino ha poi fermato una Fiat 600, proveniente proprio dalla provincia di Pistoia: la macchina è stata fermata sulla A1 grazie a un controllo effettuato da due agenti in moto che avevano associato la targa dell’auto comunicata da Pescia qualche giorno prima. e durante un controllo in A1 a incappare nella Fiat 600 sono stati due agenti in moto. Scattata la perquisizione, all’interno del mezzo è stato ritrovato un sacchetto contenente gioielli e altri oggetti preziosi nascosti all’interno di un pacchetto di sigarette.

I due uomini sono stati arrestati e portati in carcere, a Cassino.

I carabinieri ricordano che la truffa del finto appartenente delle forze dell’ordine è una delle più frequenti. I militari consigliano di "diffidare delle apparenze, non aprire mai la porta agli sconosciuti, non fidarsi del solo tesserino di riconoscimento, e che le forze dell’ordine non chiedono mai denaro per assistere i cittadini".