Montecatini, 16 settembre 2024 – È fissata per il 27 novembre 2024 l’udienza preliminare dove si discuterà la richiesta di rinvio a giudizio, da parte della Procura di Pistoia, nei confronti di 12 dei 29 iniziali indagati nell’indagine sulla presunta truffa per il bonus facciate.
L’accusa è di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Il 13 luglio del 2022, come si ricorderà, aveva portato al sequestro urgente di conti correnti e beni mobili e immobili per oltre 5 milioni di euro.
Pari, secondo l’accusa, all’ammontare dei proventi ricavati dai presunti falsi crediti. Le indagini erano state condotte dalla Guardia di Finanza sotto la direzione del sostituto procuratore Leonardo De Gaudio.
Vedono al centro i fratelli Cataldo e Luigi Cozza di Buggiano, soci e gestori della Coesco costruzioni srl di Pescia e difesi dallo Studio Mencarelli di Pistoia. Compariranno davanti al Gup e con loro ci saranno Simonetta Galligani, di Montecatini, legale rappresentante della società “Albergo Il Giglio spa”, che gestisce l’albergo Nizza di viale Bicchierai; Pasquale Passaretti, di Montecatini, legale rappresentante della “Immobiliare Ida srl”, che gestisce l’Hotel Puccini di Corso Romai; Cristina Mariotti di Pieve a Nievole, legale rappresentante della “Marisa holding immobiliare srl” che gestisce l’Hotel Manzoni di Montecatini; Michele Bertoncelli, di Montecatini, legale rappresentante della “Nuova Ghilardi Eugenio srl”, che gestisce l’Hotel Settentrionale Esplanade di Montecatini; Alberto Serandrei, di Venezia, all’epoca dei fatti presidente del cda e socio di maggioranza della Daikokuten srl; Irina Soboleva, di Venezia, consigliere delegato della Daikokuten srl e socia al 49% della Jpts; Maurizio Villa, 58 anni, di Montecatini, amministratore della Lifestyle srl e consulente dei Cozza; Tommaso Gargari, 70 anni, di Roma, legale rappresentante della “Benucci Holding srl”; Andrea Giuntoli, 53 anni, di Pescia, funzionario Mps; Jilbert Toomassian Pour Salmassi, 61 anni, di Padova, amministratore di fatto fino al giugno 2020 della Daikokuten. Per gli altri indagati il pm ha chiesto l’archiviazione.