REDAZIONE MONTECATINI

’Turandot e i suoi finali’. Il capolavoro di Puccini in un’esclusiva mondiale

Appuntamento al Teatro Verdi per la serata del 9 dicembre: ingresso gratuito. Saranno presentate le partiture di Franco Alfano e quello di Luciano Berio.

’Turandot e i suoi finali’. Il capolavoro di Puccini in un’esclusiva mondiale

Da sinistra Antonio Mariotti, presidente dell’associazione ’Gli Amici della Musica. ’, Beatrice Chelli, vicesindaco di Montecatini, e Fabrizio Moschini, direttore Artistico e caporedattore della rivista ’Operaclick’

Quale miglior modo per celebrare i 100 anni dalla morte di Giacomo Puccini? È in arrivo nella nostra città un’iniziativa straordinaria legata al progetto ’Montecatini Città della Musica 2024’: l’evento ’Turandot e i suoi Finali’, voluto dall’assessore alla cultura Beatrice Chelli. Un appuntamnto da vivere sulla nostra pelle, assaporando lì davanti ai nostri occhi una delle opere incompiute più belle e conosciute della storia della musica lirica italiana, declinata in due finali. Tutto in un unica serata, quella del 9 dicembre ore 21 al Teatro Verdi, una data da cerchiare in rosso per un appuntamento davvero incredibile. I biglietti sono in forma gratuita, a disposizione della cittadinanza e sarà possibile ottenerli presso il botteghino del Teatro Verdi fino ad esaurimento posti, ma comunque non più di due a testa.

Nell’occasione verrà rappresentato come detto il capolavoro pucciniano con i due finali: il primo completamento della partitura per mano di Franco Alfano e l’unico tra altri finali composti in epoca successiva a riuscire ad entrare in repertorio, quello a firma di Luciano Berio. Entrambi i compositori si basarono sui trentasei fogli di appunti, contenenti trenta frammenti della musica che avrebbe dovuto seguire la morte di Liù. Appunti che Puccini portò con sé a Bruxelles in occasione del ricovero all’Institut du Radium per un vano tentativo di cura del tumore alla gola che lo affliggeva e che lo avrebbe condotto alla morte il 29 novembre 1924.

"Nella serata che proponiamo – ha detto il direttore artistico Antonio Moschini – accanto alle pagine più note dell’opera, sarà eseguita la scena della morte di Liù e del lamento di Timur sul corpo della schiava, ultimo brano interamente composto da Puccini. Quello che viene impropriamente chiamato il ’Finale Puccini’, che caratterizzò la prima assoluta dell’opera e ancora oggi viene a volte a volte proposto in alcune produzioni, sarà seguito dal Finale di Luciano Berio e poi dal Finale originale e integrale di Franco Alfano".

"Si tratta, a memoria, della prima esecuzione mondiale di più finali di Turandot – aggiunge Antonio Mariotti, presidente de ’Gli amici della musica’ –: in una stessa serata ci sarà modo di ascoltare le molte somiglianze delle linee vocali dei due completamenti. Segno, questo, di una certa chiarezza delle pagine di appunti di Puccini sulle melodie da far eseguire a soprano e tenore, sviluppate poi da Alfano e Berio in modo diametralmente opposto negli stili e nelle orchestrazioni".

Leonardo Meacci