Turismo a caccia della svolta. Tutti concordi: serve la ’Dmo’. Una regia unica per il rilancio

Categorie, associazioni e candidati invocano la ’Destination Management Organization’ per la città. SI tratta di una struttura che gestisce in modo coordinato immagine, attrazioni, marketing, eventi e prezzi.

Turismo a caccia della svolta. Tutti concordi: serve la ’Dmo’. Una regia unica per il rilancio

Turismo a caccia della svolta. Tutti concordi: serve la ’Dmo’. Una regia unica per il rilancio

Le categorie economiche la chiedono all’unisono, mentre dai candidati a sindaco arrivano promesse di realizzarla quanto prima, in caso di successo elettorale. La Destination Management Organization è considerata uno strumento chiave per il rilancio turistico e commerciale di Montecatini, tant’è che le speranze di numerose imprese sono rivolte a questa struttura. Ma di cosa si tratta, in concreto? Secondo l’Organizzazione mondiale del turismo, la Dmo svolge la gestione coordinata di tutti gli elementi che compongono una meta turistica (attrazioni, accesso, marketing, risorse umane, immagine e prezzi). La struttura adotta un approccio strategico per collegare tra loro entità molto diverse, come associazioni di categoria e amministrazioni locali, per una migliore gestione della destinazione.

Le Dmo sono responsabili del management e del marketing di una determinata destinazione. Possono essere autorità o organizzazioni nazionali per il turismo, oppure organizzazioni di livello regionale o provinciale. Si tratta di organismi di natura pubblica o pubblico-privata che dimostrano di promuovere, commercializzare e gestire i flussi turistici, coinvolgendo tutti gli attori operanti sul territorio. Svolgono attività di marketing attraverso portali e siti web. Le Dmo, quindi, non solo hanno un ruolo di primo piano nella promozione e nella commercializzazione delle mete turistiche, ma risultano ancora più importanti, nel guidare lo sviluppo di tali mete.

A Montecatini, una realtà di questo genere potrebbe rivelarsi decisiva nell’organizzazione di appuntamenti e manifestazioni capaci di richiamare un’apposita clientela che soggiorni e faccia acquisti in città. Come ha ricordato di recente il sindaco uscente Luca Baroncini, progettare e realizzare appuntamenti in grado di produrre risultati elevati richiede comunque una struttura non burocratizzata e manager specializzati. Anche i suoi sfidanti sono favorevoli a un progetto in questi termini, che non sia un ’poltronificio’, magari per ex politici, ma possa vedere il coinvolgimento di manager capaci e di personale altamente specializzato. Il Comune ha definito una vera e propria eccellenza il personale dell’ente che ha seguito il turismo in questi anni, ma la nuova struttura è senza dubbio necesaaria. In questa delicata fase, Montecatini ha bisogno di essere valorizzata come metà turistica e la Dmo ha tutti gli strumenti necessari, grazie anche alla possibilità di ottenere finanziamenti pubblici, per affrontare la sfida.

Superato l’appuntamento elettorale, chiunque venga eletto sindaco sarà chiamato ad affrontare l’avvio della Dmo con le categorie. Un altro obiettivo importante è senza dubbio la progettazione di lungo periodo che, nel turismo e nell’organizzazione di eventi, può rendere ancora migliori i risultati. Montecatini ne ha bisogno.

Daniele Bernardini