Turismo: voto sulla Dmo. Promozione e servizi. La ricetta del rilancio

Stasera al centro del Consiglio comunale lo statuto del nuovo organismo. Fanucci e Bellettini chiedono altri documenti. Il sindaco: “Procedura regolare”

Il turismo al centro del dibattito politico

Mercoledì sera si è svolta la riunione congiunta delle commissioni per le società partecipate e lo statuto dell’ente

Montecatini Terme (Pistoia), 27 settembre 2024 – “La Fondazione si occuperà di promuovere lo sviluppo del turismo, in ogni sua forma, modalità, mezzo ed accezione, in termini di attività di informazione e accoglienza turistica, nonché di servizi, quali il marketing turistico, le attività di crescita del sistema locale, l’informazione e l’assistenza ai turisti in tutte le sue forme”. Sono questi alcuni degli scopi inseriti nello statuto della nuova Destination Management Organization (Dmo), che sarà portato in votazione questa sera, alle 18.30, in consiglio comunale. Enrico Giannini, assessore alle società partecipate, ha presentato il documento mercoledì sera, durante una riunione congiunta delle commissioni per le società partecipate e lo statuto dell’ente. I due organismi, guidati da Edoardo Fanucci e Andrea Bellettini, sono composti da esponenti di maggioranza e minoranza. La Fondazione Turismo si occuperà anche della “gestione diretta o indiretta di attrattori e servizi, volti alla veicolazione di turisti a Montecatini e nel complessivo territorio turistico interessato e il supporto nei processi di superamento della crisi nell’ambito”.

La Dmo punta anche a incrementare la competitività e lo sviluppo promuovendo azioni, attività di ricerca e utilizzando altri strumenti. Il fondo unico iniziale che arriverà dal Comune, promotore e unico socio, al momento, della fondazione, sarà di 70mila euro, di cui 50mila per il fondo di dotazione e 20mila per quello di gestione. Potranno entrare soci pubblici e privati, persone fisiche o giuridiche, il cui voto avrà un peso in base alla quota rilevata.

“Il presidente della Fondazione – prosegue lo statuto – è nominato, per la prima volta nell’atto costitutivo, nella persona del sindaco o di un soggetto da lui delegato. In questo caso il sindaco potrà partecipare in qualità di consigliere. Come gli altri membri del consiglio, che andranno da un minimo di tre a un massimo di sette, ricevendo solo un rimborso spese, durerà due anni e sarà rinnovabile”. Il direttore, scelto in base a titoli ed esperienza nel settore, sarà proposto dal presidente al Cda con contratto da definire in termini di compensi e durata, comunque rinnovabile. Edoardo Fanucci, presidente della commissione per il controllo delle società partecipate, ha attaccato l’amministrazione perché il collegio dei revisori ha dichiarato di non poter esprimere il proprio parere in assenza di alcuni documenti, non ancora arrivati, tra i quali il business plan.

“La giunta ha deciso di insistere nel portare in approvazione gli atti della Fondazione Turismo – ha dichiarato – anche se ha mandato una serie di atti a poche ore dal consiglio comunale, non consentendo ai consiglieri di prepararsi per tempo. Non posso che stigmatizzare un comportamento di questo genere. Adesso viene fuori che il collegio dei revisori non ha rilasciato il parere perché attende una serie di documenti. Vorrei ricordare che in altre realtà comportamenti del genere da parte dei Comuni hanno fatto intervenire la Corte dei Conti. Chiedo ufficialmente di sapere quando mai il consiglio ha deliberato senza questo atto ”. Il sindaco Del Rosso ha replicato che “il parere dei sindaci revisori sarà necessario quando verrà fatta la convenzione tra Comune e Fondazione. Gli uffici, tra cui l’avvocatura, hanno confermato che possiamo procedere in questo modo. I documenti richiesti non sono necessari fino al momento in cui andremo a realizzare la convenzione tra Dmo e Comune”.

Daniele Bernardini