DANIELE BERNARDINI
Cronaca

Uccisa dalla cocaina. Spacciatore alla sbarra: "Quella dose fu fatale"

Nel processo iniziato ieri dieci sono imputati di traffico di stupefacenti. Per il sospetto pusher accusa di morte come conseguenza di un altro reato.

Nel processo iniziato ieri dieci sono imputati di traffico di stupefacenti. Per il sospetto pusher accusa di morte come conseguenza di un altro reato.

Nel processo iniziato ieri dieci sono imputati di traffico di stupefacenti. Per il sospetto pusher accusa di morte come conseguenza di un altro reato.

È morta in un letto di ospedale, ormai priva di forze, stroncata ad appena vent’anni da un overdose di cocaina, ennesima vittima dei venditori di morte. La sua vicenda è venuta fuori soltanto adesso, nonostante il decesso risalga a giugno del 2024, ma una notizia del genere è sempre difficile da accettare. Sono passati nove mesi dalla prematura scomparsa di una giovane residente in Valdinievole, che tanto dolore ha causato ai suoi cari, e ieri, nelle aule del tribunale di Pistoia, è iniziato il processo con rito abbreviato, dove sono imputate 11 persone. Si tratta di nove marocchini e due italiani: per quasi tutti l’accusa è di traffico di stupefacenti, mentre per uno l’accusa è di aver provocato la morte come conseguenza di un altro resto, la vendita della droga alla giovane. La madre della vittima si è costituita parte civile nel processo, rappresentata dall’avvocato Guido Cappabianca del Foro di Pistoia. Il procedimento si è già aperto con un rinvio di alcune settimane.

Una storia dolorosa, dove la giovane non ha trovato scampo e, adesso, i familiari di affidano all’autorità giudiziaria per ottenere una risposta. Se non fosse che uno degli imputati è finito sotto processo con l’accusa di aver provocato la morte della ragazza con la droga venduta, sembrerebbe una delle tante storie legate al traffico di stupefacenti che con frequenza ritornano nelle aule di tribunale. La clientela che cresce, persone insospettabili che non possono più fare a meno dello stupefacente e tanti soldi nelle tasche dei pusher. L’ischemia e l’infarto miocardico acuto rappresentano le patologie più frequentemente descritte nell’abuso da cocaina, ma gli effetti di questa sostanza a livello cardiovascolare sono molti e complessi e possono determinare un ampio ventaglio di complicanze che vanno dalle sindromi coronariche acute alla dissecazione aortica, alla morte improvvisa per cause aritmiche.

Come dimostra il decesso di vari tossicodipendenti avvenuti negli ultimi anni, di droga si muore e chi la vende è responsabile di ciò che accade alla gente che assume le sostanze. In questo caso spetterà all’autorità giudiziaria stabilire l’effettivo svolgimento dei fatti.

Daniele Bernardini