Un premio alla carriera al direttore sportivo Micheli

L'Hotel Sheraton di Milano ha ospitato un incontro sull'evoluzione delle maglie nel calcio, organizzato da Adesi. Remo Micheli, direttore sportivo di Lamporecchio, è stato premiato per la sua lunga carriera nel calcio.

Un premio alla carriera al direttore sportivo Micheli

Da sinistra Rocco Galasso vicepresidente Adise, Remo Micheli e Matteo Pastore, responsabile Master Group

All’Hotel Sheraton di Milano, sede del calcio mercato estivo, si è tenuto un incontro, organizzato dall’Associazione Italina direttori sportivi (Adesi), dal tema ’I colori del calcio. Le maglie del campionato tra storia ed evoluzione’ Sono intervenuti il giornalista Franco Morabito, il vicepresidente Adesi Rocco Galasso, Matteo Pastore, della Master Group Sport, il giornalista e editore della GeoEdizioni Carlo Fontanelli, Leo Picchi manager progetti editoriali Inter, Riccardo Ferri, ex giocatore di Inter e Nazionale ed attuale Club manager Inter e il direttore sportivo Remo Micheli. Il personaggio sportivo di Lamporecchio, 85 anni, ha ricevuto una pergamena come riconoscimento per la sua lunga attività di direttore sportivo.

La vita di Micheli è stata dedicata al calcio. Ancora oggi, gli viene affidato il compito di commissario di campo. Prima della consegna della pergamena è stata illustrata la sua carriera di direttore sportivo professionista. È stato alla Pistoiese, Prato, Rondinella, Sant’Angelo Lodigiani in serie C, Cerretese in C2, Monsummano, quando militava in serie D, e Altopascio. Ha scoperto e lanciato in Serie A diverso giocatori, come Giorgio Enzo, Cipriani, Mattei e tanti altri. Iniziò da giovanissimo questa attività di direttore con la squadra del proprio paese, che era la Lampo.

"Sono soddisfatto e profondamente emozionato per il riconoscimento ricevuto da parte della associazione di direttori sportivi, della quale faccio parte da una vita. Qui a Milano ho tanti amici, avendo partecipato nella mia lunga attività a numerosi incontri di calcio mercato. Grazie per questo premio".

Massimo Mancini