Una città a ’rifiuti zero’. Gli albergatori soddisfatti: "Faremo la nostra parte"

L’Amministrazione vuole migliorare il sistema di raccolta differenziata. Le associazioni pronte a contribuire: "Ma basta aumenti della tariffazione".

Una città a ’rifiuti zero’. Gli albergatori soddisfatti: "Faremo la nostra parte"

Raccolta differenziata da parte degli operatori Alia (foto d’archivio)

Gli albergatori apprezzano l’adesione del Comune alla rete "Rifiuti Zero" e sono pronti a dare il loro contributo per migliorare il sistema di raccolta differenziata dei rifiuti in città. I titolari delle strutture ricettive ricordano di essere ormai impegnati da tempo in questa direzione e chiedono al sindaco Claudio Del Rosso che eventuali nuovi progetti non comportino l’aumento della tariffazione. Durante la conferenza stampa di martedì, dove hanno partecipato anche l’assessore all’ambiente Luca Bini e il direttore del Centro di ricerca di Capannori Rossano Ercolini, è stato detto con chiarezza che la maggiorazione delle spese è il contrario dei risultati che l’amministrazione vuole ottenere. I costi dello smaltimento rifiuti sono una voce importante nelle uscite degli hotel di Montecatini e l’auspicio delle aziende sarebbe anche di poter spendere meno.

Carlo Bartolini, presidente di Federalberghi-Apam, spiega di "aver appreso la notizia dell’adesione del Comune alla rete Zero Rifiuti dai mezzi di comunicazione e di aver senza dubbio apprezzato le intenzioni del Comune. Noi effettuiamo ormai da tempo la raccolta differenziata in città e siamo disponibili a contribuire nell’ambito di qualsiasi tavolo di lavoro vorrà avviare il sindaco Del Rosso. Auspichiamo che progetti e interventi non portino ad aumenti della tariffazione, perché noi paghiamo già molto. Senza dubbio, un potenziamento della raccolta differenziata comporterà più contenitori da tenere in casa. Dobbiamo valutare con attenzione l’eliminazione dei cassonetti: nei contenitori che mettiamo fuori dalle nostre strutture, non so se per maleducazione o incapacità, certe persone abbandonano i loro sacchetti della spazzatura. Anche questo aspetto andrà senza dubbio affrontato nel corso del tavolo di lavoro".

Giovanni Biondi, presidente di Asshotel – Confesercenti, esprime parole di apprezzamento per il progetto. "È positivo – conferma – che, dopo tanti anni di problemi irrisolti, questa amministrazione abbia deciso di intervenire e spero davvero che riesca a sistemare la questione. Alberghi come il mio e diversi altri pagano la Tari come se lavorassero 12 mesi all’anno anziché otto. Pago quattro mesi in più durante la chiusura, è davvero assurdo. Negli ultimi dieci anni, ho speso una media di 27mila euro all’anno per i rifiuti, una cifra davvero alta. Mentre ritengo giusto fare pagare la parte del piano terra, dove c’ è il ristorante e vengono prodotti molti più rifiuti, non riesco a comprendere perché anche ai piani superiori sia utilizzato il sistema dello spazio al metro quadrato. Il massimo che i clienti nelle camere possono produrre è il contenuto che finisce nei sacchettini bianchi a loro disposizione".

Daniele Bernardini