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Cronaca

"Una sede degli Uffizi in città e un parco botanico in pineta per rilanciare il turismo"

Le proposte di Confesercenti al segretario regionale del Pd Dario Parrini

Un'immagine dell'Adorazione dei magi esposta agli Uffizi

Montecatini 14 ottobre 2014 - "Per ridare una speranza di vita alle imprese diminuendo la pressione fiscale una soluzione c’è: l’accorpamento e l’unione dei Comuni". E’ la proposta lanciata dalla Confesercenti Pistoia nel corso di un incontro che la presidenza toscana dell’associazione ha avuto con il deputato Dario Parrini, segretario regionale del Pd. Un incontro durante il quale il direttore provinciale Riccardo Bruzzani ha anche avanzato l’ipotesi di realizzare a Montecatini una sede distaccata degli Uffizi e di costruire nel parco termale un orto botanico.

 

E dai vertici del Pd è arrivata la conferma che la gestione delle Terme non può più essere pubblica. Bruzzani ha esordito dicendo che, per le Terme, “il ruolo della Regione continuerà a essere essenziale, ma è sbagliato pretendere che sia risolutivo per realizzare una nuova crescita del termalismo, del turismo e, dunque, dell’economia della città”. Per il direttore della Confesercenti “sono indispensabili progetti e l’intervento di investimenti privati” soprattutto in vista della “riapertura del cantiere alle Leopoldine (ma quando avverrà? Possiamo finalmente sapere una data più o meno precisa?), che dovrà costituire uno stimolo per rendere moderna e competitiva l’offerta degli imprenditori locali”.

 

Quindi le due proposte. “Primo – ha sottolineato Bruzzani - individuare una struttura e renderla attrezzata e adeguata per una sede degli Uffizi a Montecatini. Si tratta di un intervento che utilizza il patrimonio termale esistente, da mettere a norma, la cui funzione principale dovrebbe essere propedeutica, preparatoria e pedagogica alla visita degli Uffizi. Secondo, realizzare nel parco termale un qualificato orto botanico con l’intervento dei vivaisti del nostro territorio”. Infine Bruzzani si schiera nettamente a favore della fusione tra i Comuni. “La riduzione della spesa pubblica, il taglio dei costi dei servizi, la riforma della burocrazia, sono le condizioni primarie per il futuro del Paese, poiché non esiste alternativa per acquisire risorse al fine di ridurre la pressione fiscale e far crescere gli investimenti. Occorrono scelte nuove e coraggiose, di natura epocale"