Il corpo giaceva immobile, come se il giovane fosse stato colpito all’improvviso da un colpo di sonno. Un uomo del 1979, originario di Salsomaggiore, è stato trovato morto, ieri mattina, alle 10.45, in via Dolle, nella zona collinare di Pescia. Era ospite da qualche tempo della comunità di recupero per tossicodipendenti del Gruppo Valdinievole, a Macchino, che si trova a breve distanza, anche se è nel territorio di Massa e Cozzile. Ieri mattina era uscito per andare a fare legna e, in base alle prime ipotesi, potrebbe essere stato colpito all’improvviso da un arresto cardiocircolatorio. Sul posto sono intervenuti subito i vigili del fuoco, i carabinieri della stazione di Pescia e l’elicottero Pegaso della Regione, nel caso fosse ancora possibile trasferire il giovane in una struttura ospedaliera. La speranza, purtroppo, si è rivelata vana.
Il personale medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo, ipotizzando la morte per cause naturali. Nelle prossime ore dovrebbe essere deciso se il giovane dovrà essere sottoposto a un’autopsia. Nel punto in cui è stato rinvenuto il giovane non ci sono segni di episodi violenti o altri tipi di tracce, a conferma che la morte per cause naturali resta la risposta più probabile.
Il complesso di Macchino, in origine utilizzato dal clan della camorra Nuvoletta come raffineria di eroina, è stato il primo bene confiscato alla criminalità organizzata, in Toscana, nel 1996, a passare ad attività sociali. Un progetto rivoluzionario quello avviato in questa realtà per rendere produttivi per la società beni nati con il malaffare, che ha fatto da apripista ad altre importanti esperienze. Grazie all’interessamento di vari soggetti istituzionali, il Gruppo Valdinievole ha potuto avviare un’importante attività di recupero pedagogica residenziale e semiresidenziale per tossicodipendenti apprezzata in tutta Italia.
Daniele Bernardini
Emanuele Cutsodontis