
Verallia Italia ’azienda virtuosa’. Donne il 35 per cento dei manager: "L’impegno per la parità di genere"
PESCIA
Con circa 10.000 dipendenti e 34 stabilimenti che producono packaging in vetro in 12 Paesi, Verallia è il terzo produttore mondiale di imballaggi in vetro per bevande e prodotti alimentari. E ora, l’azienda, che ha uno stabilimento anche a Pescia, ottiene un nuovo importante riconscimento, per quanto riguarda la parità di genere, con il raggiungimento del tasso del 35 per cento di donne manager entro il 2025. Ad attestare questo impegno è il recente ottenimento della certificazione "UNI/PdR 125:2022", che rinosce a Verallia Italia l’adozione di processi di selezione non discriminatori per genere, ma anche l’equità retributiva, e quello di garantire la parità di trattamento nello sviluppo professionale, prevenendo e contrastando gli atti discriminatori, gli stereotipi e le molestie, con l’obiettivo di produrre un cambiamento durevole nel tempo.
Un impegno chiaro e definito da tempo in azienda, visto che voler essere un luogo di lavoro inclusivo è uno dei pilastri fondanti della strategia di sostenibilità del gruppo a livello globale. Riguardo all’affidamento di ruoli apicali alle donne, già nel 2022 l’azienda registrava il 34% di donne in posizioni manageriali. "Si tratta di valori che vengono portati avanti anche attraverso percorsi di formazione – spiegano dall’azienda – come i webinar di sensibilizzazione sulle tematiche della parità di genere. Nel corso dell’anno, inoltre, è stato nominato un Comitato Guida rappresentativo di tutte le aree aziendali, che avrà il compito di stabilire obiettivi semplici, misurabili e raggiungibili, ma soprattutto garanti di una cultura equa e rispettosa. Verallia Italia si conferma, così, tra le prime aziende industriali italiane ad ottenere la certificazione, un riconoscimento importante del percorso intrapreso, che intende mettere in moto un cambiamento culturale in un settore storicamente popolato da soli uomini".
"Questo ulteriore traguardo – spiega Luca Bollettino, direttore HR e Comunicazione – conferma la bontà del nostro percorso, che da tempo ci vede precursori su molti temi nel mondo del packaging. Abbiamo voluto certificare il nostro impegno perché siamo convinti che un ambiente di lavoro che promuove l’inclusione sia un fattore di ulteriore motivazione e benessere".