Ci tiene a rimarcare le origini pistoiesi Andrea Capecchi, tuttavia l’attuale Delegato Coni della Provincia di Pistoia può essere considerato un "termale" acquisito, vuoi perché residente in Valdinievole da moltissimi anni o perché insegnante di lungo corso al Liceo Scientifico "Coluccio Salutati". Con la nascita del dualismo fra Gema (adesso La T Gema) ed Herons Montecatini, anche lui, da uomo di sport e da grande appassionato di pallacanestro, è stato travolto dal prepotente ritorno della palla a spicchi fra le cronache cittadine. Che toccherà il suo apice nel derby di ritorno previsto per domani sera al PalaTagliate.
Capecchi, siamo già al quarto anno e al quindicesimo capitolo di questa inedita rivalità tutta montecatinese. Che cosa ha prodotto finora?
"Due realtà solide, strutturate e molto ambiziose che in poco tempo hanno raggiunto un livello altissimo e soprattutto un rinnovato interesse per la pallacanestro, anche se rispetto al passato forse questo aspetto a Montecatini si respira meno: i tempi sono cambiati, altre discipline si sono affacciate alla ribalta e la città non vive più di solo basket o calcio".
Avere due squadre ha portato anche a una separazione dei settori giovanili. La vede come una cosa positiva per il movimento?
"Conosco tante persone in entrambe le realtà e posso dire che in tutte e due si lavora in maniera seria, attenta e meticolosa. Spero che i ragazzi possano anche crescere con la stessa tranquillità, spesso quando nella stessa città c’è una società rivale il rischio è quello di vivere in un clima di perenne competizione che può togliere serenità. C’è poi un grande problema…"
Quale?
"Quello della situazione impiantistica nella nostra provincia, in particolare in Valdinievole. Fare attività giovanile significa avere un gran bisogno di spazi, le società crescono ma le strutture restano le stesse o in alcuni casi si riducono e devono essere condivise anche con altri sport. La chiusura del PalaTerme in tal senso non facilita i due club termali".
E l’indisponibilità del PalaTerme rischia anche di togliere qualcosa alla stracittadina in termini di seguito?
"Sicuramente l’atmosfera sarà diversa, come lo è stata a Pistoia un mese e mezzo fa. E’ un peccato che una partita che si preannuncia così bella e intensa non possa essere giocata a Montecatini, spero che i montecatinesi possano presto tornare a gustarsi questa sfida nel loro palazzetto".
Che partita si aspetta?
"Un derby è un derby, per definizione è impronosticabile: all’andata si pensava che la Fabo, reduce da una lunga striscia di vittorie nei confronti diretti con i rivali, potesse prevalere e invece l’ha spuntata La T Gema, che a mio avviso con quel successo si è tolta un peso e ha iniziato a migliorare di partita in partita. Stavolta davanti ci sono loro ma gli Herons non partono certo battuti, ovvio".
Quale potrebbe essere secondo lei un protagonista del match di domani?
"Ho visto alcune partite sia della Fabo che de La T Gema e devo dire che ho sempre apprezzato le due coppie di playmaker, Burini-Savoldelli da una parte e Benites-Trapani dall’altra. Queste però sono gare che sfuggono alla logica e a deciderle potrebbe essere anche un protagonista insospettabile".
Filippo Palazzoni