DANIELE BERNARDINI
Cronaca

Viaggio nel bilancio. Imposte non pagate. Il fondo del Comune arriva a 46 milioni

L’accantonamento dei crediti di dubbia esigibilità sale ancora

L’accantonamento dei crediti di dubbia esigibilità sale ancora

L’accantonamento dei crediti di dubbia esigibilità sale ancora

Multe pagate in ritardo, anche nell’anno successivo, imposte versate o non ancora versati fuori dai termini o crediti di cui non è ancora certa la riscossione. Anche il Comune di Montecatini deve fare i conti con i lacci dalla legge imposti in questa materia, dall’ormai lontano 2011. La grave crisi della finanza pubblica convinse il governo dell’epoca ad agire in modo duro in un ambito che potrebbe bloccare le capacità di spesa del Comune. Il fondo di accantonamento dei crediti di dubbia esigibilità del bilancio dell’ente, nato per evitare squilibri nel bilancio, sale a 46 milioni di euro, grazie a un accantonamento di 5,9 milioni. Il calcolo, come prevede la legge, è stato fatto in base alle percentuali di tasse, imposte e altri crediti che l’anno precedente non sono stati pagati entro i termini. Una volta che avviene un pagamento, la somma relativa si sblocca. Il fondo di accantonamento dei crediti di dubbia esigibilità, che ha una funzione di mantenimento degli equilibri contabili, è ritenuto troppo vincolante dall’Anci. L’Associazione nazionale dei Comuni italiani chiede da tempo una riforma.

Enrico Giannini, assessore al bilancio, fa il punto sulla situazione, cercando di fare chiarezza. "La normativa in vigore – spiega – fa slittare nella percentuale dei crediti di dubbia esigibilità anche multe pagate un anno dopo o imposte versate in ritardo. Questa è senza dubbio la parte che obbliga a stanziare la parte maggiore dell’accantonamento. Poi possono incidere anche la situazione di crisi di imprese e cittadini, ma la normativa è troppo rigorosa e una riforma sarebbe necessaria, come giustamente ricorda l’Anci. Anche quest’anno si verificherà il caso di crediti inseriti nel fondo di dubbia esigibilità che saranno pagati, solo per fare un esempio, a primavera. Ecco perché è interesse di tutti gli enti locali un cambiamento di questa normativa".

In Italia, le amministrazioni sono tutte unite per chiedere al più presto una riforma che sblocchi almeno una parte delle risorse destinate a essere accantonate per questo scopo. Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli e presidente nazionale dell’Anci, in occasione dell’approvazione dell’ultima legge finanziaria, ha commentato che resta il forte "peso del fondo crediti di dubbia esigibilità (ormai sopra i 6 miliardi di accantonamento annuo) per il quale è necessario un intervento straordinario di sostegno alle capacità di riscossione dei Comuni".

Daniele Bernardini