Montecatini Terme (Pistoia), 29 marzo 2023 - Sarà la Croce Rossa , presidio Anna Torrigiani, a gestire per i prossimi tre anni il settore idropinico alle Terme Tettuccio e l’attività delle Terme Redi, garantendo così la continuità aziendale della società. Al termine di questo periodo, ricorda il Partito Democratico, il secondo edificio sarà comunque messo in vendita.
Sono scaduti ieri i termini per la presentazione di un’offerta irrevocabile in concorrenza con quella dell’associazione di volontariato: nessuno si è fatto avanti. Il sindaco Luca Baroncini attende gli ulteriori sviluppi. "Prendo atto – commenta – di come è andato l’avviso pubblicato dall’azienda. Ora aspettiamo che sia stipulato il contratto di affitto".
Dal Pd arrivano forti critiche. "Il periodo di tempo di gestione limitato a tre anni – dice Ennio Rucco – e il fatto che l’immobile delle Redi sia poi messo in vendita ha determinato la presenza di una sola proposta, quella della Croce Rossa. Speriamo che i servizi termali possano essere garantiti anche e che i soci stiano realmente al fianco della società. La Regione ha messo sul piatto l’acquisto di Tettuccio ed Excelsior; tocca adesso al governo mantenere le promesse fatte alla città".
Nel ramo d’azienda Tettuccio-Redi sono compresi 23 dipendenti, mentre il canone di affitto annuale è di 48mila euro, che saranno pagati in rate mensili anticipate. La durata dell’affitto sarà di 36 mesi a decorrere dalla stipula, salvo quanto previsto in tema di recesso. Il ramo di azienda sanitario è composto da "attività di trattamenti a base di acqua termale per fanghi e bagni, inalazioni e fitness, con un angolo pediatrico con trattamenti specialistici alle Redi, lo spazio per la cura idropinica vera e propria al Tettuccio e la licenza d’uso non esclusiva della linea cosmetica". Nell’affitto sono inclusi "l’insegna che contraddistingue il ramo d’azienda, l’avviamento commerciale e la disponibilità gratuita dell’immobile Redi e degli spazi e dei locali del Tettuccio dove si svolgono le cure idropiniche".
Le Terme sono stata accreditate come potenziali erogatori di prestazioni nell’ambito e per conto del Servizio Sanitario Nazionale. Le Terme intanto devono prepararsi a lasciare la Palazzina Regia, acquistata a suo tempo dal Comune per 3,5 milioni (dei 5 ottenuti dal Cipe) e che il Comune sta per ristrutturare per un milione e mezzo al fine di realizzarvi la nuova sede del Moca, nel rispetto dei fini per cui era stato finanziati l’intervento.
Intanto mancano ancora due mesi all’inizio delle votazioni tra le varie classi di creditori che dovranno approvare o meno l’omologazione del piano di concordato in continuità avviato dal tribunale fallimentare. Questa procedura si terrà dal 25 maggio al 5 giugno.