Montecatini, 24 luglio 2016 - LE TERME sono pronte a pubblicare un bando per la manifestazione di interesse relativa alla cessione delle quote di Gestioni Complementari, società a cui fanno riferimento la Torretta, il Tennis e il campo pratica da golf. Carlo Brogioni, amministratore unico dell’azienda, comunica che l’avvio della procedura è solo questione di ore e annuncia risultati positivi per la prima parte dell’anno. Ancora nessuna notizia, invece, sui risultati del bilancio 2015 dell’azienda, anche se dalle prime indiscrezioni non dovrebbero essere brillantissimi, che sarà votato dall’assemblea dei soci giovedì 28. In merito al possibile interesse di investitori nei confronti dell’azienda, Brogioni conferma che esistono, ma, nell’ottica del più assoluto riserbo, non fa nomi. «Sono almeno tre gli investitori privati – spiega – che hanno mostrato, anche se al momento solo formalmente, interesse per le Terme di Montecatini. Crediamo che la procedura che ci apprestiamo ad avviare possa raggiungere un esito per noi positivo, visto l’elevato valore che l’azienda ancora oggi rappresenta in virtù dell’enorme potenziale dell’enorme potenziale che può esprimere, sia per le caratteristiche altamente terapeutiche delle sue acque, sia per il connubio con la città, che si manifesta nella ricerca di offrire sempre maggiori condizioni di sicurezza e benessere nel territorio della Valdinievole». I VERTICI delle Terme, pur mantenendo il più stretto riserbo sul bilancio 2015, non si peritano a fornire i risultati legati alle prestazioni del primo semestre 2016 e ai costi del personale, a breve oggetto anche di una revisione del contratto integrativo. «I ricavi del primo semestre di quest’anno – si legge nel comunicato della società – sono saliti del 3% rispetto allo stesso periodo del 2015, raggiungendo quota un milione e 750mila euro. Arretrano al contrario i costi: quelli dei servizi sono scesi dell’11%, fermandosi a 745mila euro, mentre quelli del personale, calati del 6%, sono a quota un milione e 90mila». Il margine di contribuzione, il contributo che il prodotto fornisce all’impresa per realizzare la copertura dei costi fissi, «migliora del 25%, fermandosi a meno 850mila euro, rispetto all’anno precedente, quando il risultato era negativo per un milione e 200mila euro». L’AZIENDA, infine, interviene sugli accantonamenti per un milione e 726mila euro, previsti nel bilancio 2015. La consulente Arabella Ventura, dopo che Brogioni ha lasciato la commissione partecipate, aveva sottolineato quanto questa scelta fosse dovuta al pagamento di consulenze arretrate. «Le voci principali che compongono questa importante posta di bilancio – dice il comunicato delle Terme – sono svalutazioni di crediti, prevalentemente verso affittuari, per 504mila euro, accantonamenti per rischi per 867mila euro e consulenze per 74mila. La maggior parte di questi costi riguardano, per competenza, gli anni precedenti al 2015».
EconomiaBrogioni: "Terme pronte alla vendita". Tre gruppi sono decisi all’investimento