Montecatini Terme, 13 gennaio 2025 – Il sindaco Claudio Del Rosso prosegue il percorso che, dopo l’azzeramento di quasi tutte le 14 posizioni organizzative, porterà al ripristino della dirigenza in Comune. Il segretario comunale Vincenzo Lissa, per il momento, ha ricevuto la responsabilità di tutti gli uffici, la Giunta lavora per i passaggi successivi.
L’obiettivo è quello di arrivare a due dirigenti e sei posizioni organizzative. Non sarà un passaggio indolore, perché qualcuno è destinato a perdere la posizione organizzativa e i relativi benefici. Nei giorni scorsi, Del Rosso ha incontrato i sindacati per parlare della rivoluzione in atto nella macchina comunale. E da lui è arrivato un appello diretto a chi, per forza di cose, tornerà nella posizione di funzionario.
Il sindaco ha sottolineato che un dipendente deve essere prima di tutto leale verso l’ente per il quale lavora, al di là degli amministratori in carica in quel momento. Un modo garbato per ricordare che se qualcuno pensasse a tirare i remi in barca come ritorsione per la perdita della posizione organizzativa farebbe solo un danno al Comune e ai cittadini.
La decisione di eliminare la dirigenza risale al secondo mandato dell’amministrazione di Giuseppe Bellandi. Fino a quel momento, comunque ridotte in modo sensibile rispetto al passato, c’erano tre figure apicali negli uffici. Il dirigente dell’area finanziaria, delle attività produttive, dei servizi sociali ed educativi e del personale, quello dei lavori pubblici e dell’urbanistica, e il segretario comunale che ricopriva la funzione esclusivamente per la parte amministrativa della polizia municipale.
In quel momento, agendo senza dubbio con le migliori intenzioni possibili e sorretta anche da pareri tecnici, la maggioranza alla guida della città ritenne che abolire queste figure e sostituirle con titolari di posizioni organizzative avrebbe ridotto i costi, consentendo di avere funzionari più dediti e responsabili ai singoli uffici.
In effetti, riscontri in questo senso nei primi anni ci sono stati. Luca Baroncini, che ha guidato la città negli ultimi cinque anni, non ha modificato questa struttura organizzativa dell’ente. Con il passare degli anni, la scelta di abolire la dirigenza ha portato altri problemi.
Le posizioni organizzative con gli anni sono arrivate fino a 17, oggi ridotte a 14 per trasferimenti o pensionamenti, e, secondo alcune valutazioni tecniche, questo ha portato tutt’altro che un contenimento della spesa per il personale rispetto ai primi anni e le prospettive di maggiore efficienza di questo modello organizzativo sono state messe spesso in discussione. Del Rosso, in maniera forte, ha deciso di portare avanti la reintroduzione della dirigenza, come annunciato in campagna elettorale, perché ritiene che sia questa la strada per dare maggiore efficienza alla macchina comunale.