Montecatini Terme, 15 gennaio 2025 – Il collegio si è ritirato in camera di consiglio per deliberare e la decisione sarà presa nel giro di qualche giorno. È stato discusso ieri mattina, a Roma, davanti al Consiglio di Stato, l’appello presentato dall’ex sindaco Luca Baroncini, contro la decisione del Tar della Toscana che non ha accolto la richiesta di riconteggio dei voti del ballottaggio che la scorsa primavera ha visto Claudio Del Rosso vincere le elezioni. La seconda sezione del Tribunale amministrativo regionale, lo scorso 10 ottobre, aveva respinto il ricorso presentato da Edoardo Fanucci e rigettato quello avanzato da Baroncini contro l’elezione dell’attuale sindaco. Non è stato così disposto un riconteggio dei voti.
È finito così il primo grado dei procedimenti nati in seguito alla contestazione di alcuni voti che avrebbero potuto ribaltare il risultato del primo e del secondo turno alle elezioni amministrative. Pochi giorni dopo, Baroncini aveva annunciato l’intenzione di fare appello contro la sentenza, a differenza di Fanucci che ha rinunciato a rivolgersi al Consiglio di Stato.
“Mi sono confrontato con i miei legali – ha spiegato annunciando il ricorso l’ex sindaco – che in questi giorni hanno ulteriormente approfondito la questione, confermando le prime impressioni dopo la sentenza del Tar che ha rigettato il ricorso in primo grado. Nel rispetto di chi ha deciso e della magistratura in generale riteniamo ci siano le condizioni per fare appello e restiamo convinti delle nostre ragioni in diritto. Pertanto abbiamo convenuto di non fermarci ma di presentare appello al Consiglio di Stato. È un nostro diritto e come sempre fatto in questi mesi agiremo con rispetto e serietà, senza clamori mediatici, ma con la voglia di conoscere la verità ottenendo un riconteggio che ci pare legittimo e doveroso anche nei confronti dei nostri elettori e per la certezza del diritto, particolarmente importante quando si tratta di istituti fondamentali della democrazia come le elezioni”.
Baroncini contesta la decisione che stabilisce come, al ballottaggio con l’avvocato penalista, tra i voti da lui ritenuti ingiustamente non attribuiti alla sua candidatura, non ce ne sia un numero sufficiente, tra quelli ammissibili a un eventuale riconteggio, da ribaltare il risultato.