GABRIELE GALLIGANI
Politica

Giurlani, bloccato il simbolo del sindaco factotum. "Inganna gli elettori"

Dopo due mandati, le condanne e la decisione di non ricandidarsi, il primo cittadino di Pescia costretto a ridimensionare la scritta con il suo nome. Ma non si farà indietro: vuole fare l’assessore

Oreste Giurlani

Oreste Giurlani

Pescia (Pistoia), 18 aprile 2023 - Non c’è, ma è come se ci fosse. Anche troppo, secondo la commissione elettorale circoscrizionale, che ha bloccato e costretto alla modifica i simboli delle liste che fanno riferimento all’attuale sindaco Oreste Giurlani, l’ex presidente delle Comunità montane della Toscana, in quella veste condannato per due volte in primo grado. Lui alla fine ha deciso di non ricandidarsi alla carica di primo cittadino, anche se si dice convinto che avrebbe potuto farlo, perchè i due mandati da sindaco - sostiene - non possono essere considerati consecutivi visto che in mezzo ci sono le sue dimissioni e il conseguente arrivo del commissario, dopo la vicenda giudiziaria che lo ha investito sei anni fa. Ma non per questo Giurlani ha deciso di farsi da parte.

Tutt’altro. Ha passato il testimone della sua lista civica a Vittoriano Brizzi, attuale presidente del locale consiglio comunale, insegnante di educazione fisica, per 15 anni docente all’università di Firenze, allenatore di atletica leggera e una lunga esperienza amministrativa. In municipio Brizzi ha ricoperto ogni incarico: consigliere, capogruppo, assessore e appunto presidente del consiglio comunale. E’ già stato annunciato che in caso di vittoria, Giurlani sarà vicesindaco. Tant’è che per sottolineare la continuità amministrativa sui simboli di tre delle quattro schede è comparsa la scritta a carattere cubitali "Con Giurlani" e nessun riferimento a Brizzi, candidato a sindaco. Un po’ troppo secondo i membri della commissione elettorale. Il simbolo poteva trarre in inganno gli elettori facendo pensare che il candidato a sindaco fosse ancora lui, l’inossidabile Giurlani.

Così in fretta e furia i grafici si sono messi al lavoro nella giornata di domenica e hanno modificato i simboli. Il nome Giurlani è stato ridotto nel carattere ed è stato aggiunto "Brizzi sindaco". Per comunicare il cambio Giurlani lo ha fatto alla sua maniera, poco convenzionale e fuori dagli schemi istituzionali, con un video del suo social-manager, Manolo Strimpelli, autore tra l’altro dell’inno della Sampdoria. L’artista si è servito del cartoon di Pinocchio di Walt Disney ed ha sovrapposto la faccia di Giurlani a quella di Pinocchio e quella di Brizzi a Geppetto. Anche se nella realtà pare sia avvenuto il contrario, con Giurlani-Geppetto a creare il candidato Brizzi-Pinocchio. Al di là di prescrizioni, caratteri e simboli, sembra davvero che Oreste Giurlani per la sua personalità e l’attivismo sui social sia ancora il grande protagonista di queste elezioni e gli altri quattro candidati dovranno per forza confrontarsi con il ticket Brizzi-Giurlani. In questi anni Giurlani è andato avanti imperterrito di fronte a due condanne a una pena di oltre otto anni e a un paio di sentenze della Corte dei Conti che hanno previsto risarcimenti per un milione e mezzo, al divorzio dal Pd, che lo aveva canidato la prima volta. Lui ha sempre rivendicato la sua innocenza dicendosi fiducioso in un’assoluzione finale e ha detto di non aver bisogno di partiti che lo sostengono. La legge Severino lo ha solo fermato qualche mese. Il ritorno è stato nel suo stile, clamoroso e sopra le righe dei canoni tradizionali.

Alla mezzanotte dell’8 luglio scorso, giorno di scadenza della sospensione da primo cittadino, si era presentato in municipio e davanti a duecento sostenitori che lo acclamavano, fotografi, cameramen e con l’immancabile diretta Facebook aveva ripreso possesso del suo ufficio. Figurarsi se può fermarlo una scritta più o meno vistosa sulla scheda elettorale.Del resto come cantava Strimpelli nel tormentone della precedente campagna elettorale: "Senza i video del Giurlani non so stare".