Maurice Kemp, ultimo acquisto in casa Pistoia Basket, è arrivato in città e questa è già una buona notizia. Il giocatore si è subito sottoposto alle visite mediche di rito per poi sbrigare le formalità burocratiche del caso. La società ha fatto tutto ciò che era in suo potere per tesserarlo in tempo per la scadenza del termine ultimo previsto per oggi a mezzogiorno. L’esito sia delle visite mediche che delle pratiche burocratiche e soprattutto del tesseramento lo sapremo solo nella tarda mattinata di oggi. Sperando che tutto vada a buon fine e che quindi Kemp possa essere già da oggi in tutto e per tutto un giocatore dell’Estra, c’è poi la questione legata al campo a tenere banco.
Il giocatore essendo arrivato da solo un giorno e non potendo svolgere nemmeno un allenamento dal momento che la squadra partirà oggi per Treviso è piuttosto difficile che possa far parte del gruppo squadra che sabato sera scenderà in campo al PalaVerde. La decisione spetterà ovviamente a coach Markovski ma schierare un giocatore appena arrivato che non ha avuto nemmeno il modo di salutare i nuovi compagni sarebbe una scelta che non avrebbe una grandissima logica tenendo conto del fatto che Pistoia ha comunque sei stranieri da poter schierare in campo. Per fare spazio a Kemp, che com’è normale che sia non può essere di certo al meglio della condizione fisica e tecnica, dovrebbe rimanere fuori qualcuno. Fino ad ora è toccato ad Eric Paschall ma l’ex Golden State pur non essendo ancora al suo massimo è comunque più dentro i meccanismi della squadra e più a suo agio con i giochi voluti da Markovski. Kemp, con tutta probabilità, seguirà la squadra nella trasferta di Treviso proprio per iniziare a prendere confidenza con i nuovi compagni e poter vedere la squadra in azione. Il suo sarà un inserimento graduale che però lascia aperto il problema del numero degli stranieri che con il suo arrivo tornano ad essere sette riproponendo ogni domenica il dilemma di chi lasciare fuori.
Dilemma che diventa sempre più difficile con la crescita di Paschall che se fino ad ora è stato sacrificato perché aveva bisogno di ritrovare la sua forma adesso lasciarlo fuori non solo diventa più difficile ma avrebbe più la connotazione di una sorta di bocciatura. Attente valutazioni in corso anche sulla posizione di Forrest.
Maurizio Innocenti
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