FILIPPO PALAZZONI
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Fabo convalescente, ma fiduciosa: "Possiamo battere anche Roseto"

Anticipo tosto per gli Herons, nella tana della capolista. "Abbiamo lavorato per inserire Kupstas e Paesano"

La grinta di coach Barsotti

La grinta di coach Barsotti

A sfidare il proverbiale Golia nella sua tana non ci va l’indifeso Davide, ma è obiettivamente difficile pensare che la convalescente Fabo Herons Montecatini di queste settimane possa diventare questa sera la prima formazione a centrare il blitz in casa della Liofilchem Roseto, super-capolista del Girone B di Serie B Nazionale. La franchigia abruzzese ha fin qui dimostrato di fare un altro sport: prima in solitaria con 10 punti di vantaggio sulla più diretta inseguitrice (alla quale nel confronto diretto ha rifilato 30 punti di scarto), un record di 23 vittorie e 2 sole sconfitte in 25 partite e un percorso immacolato al PalaMaggetti, catino infuocato che alle 20:45 di stasera vedrà alzarsi la palla a due fra termali ed abruzzesi.

C’è stato un tempo in cui molti addetti ai lavori avevano affibbiato agli "aironi" l’etichetta di "anti-Roseto" e la sconfitta di misura patita in ottobre al PalaTagliate, al termine di una gara in cui la Fabo aveva giocato come minimo alla pari coi dominatori in pectore del campionato, aveva rafforzato questa teoria: sembrava il punto di partenza di un percorso che avrebbe portato il gruppo rossoblù a contendere lo scettro di regina della B Nazionale al team di Gramenzi, invece era già la vetta più alta toccata da una squadra che è stata poi quasi stravolta dal mercato, con gli arrivi di Tautvydas Kupstas e Alessandro Paesano e la contestuale partenza in direzione Livorno di quello che sarebbe stato il grande ex del match di stasera, Dimitri Klyuchnyk.

Per la guardia lituana sarà il primo vero test probante dal suo approdo nel basket nostrano, per il lungo ex Pielle un battesimo del fuoco, oltre che quasi un derby: Paesano ha infatti vestito in passato la casacca di Chieti: "E’ stata un’altra settimana in cui ci siamo concentrati molto su noi stessi, basti pensare che i primi video sui nostri avversari li abbiamo visti il giorno prima della partita – ammette coach Federico Barsotti – Sono solito preparare le gare con molto anticipo ma c’era la necessità di pensare a noi, lavorare per cercare nuovi equilibri e automatismi e accelerare così anche il processo di inserimento di Kupstas e di Paesano, arrivato martedì".

Le incognite inevitabilmente non mancano in casa Herons, Barsotti però è fiducioso sulle chance dei suoi di espugnare il PalaMaggetti: "C’è grande curiosità di capire cosa siamo diventati e cosa potremmo diventare, noi stessi abbiamo tanta voglia di scoprirci – rivela il condottiero degli "aironi" - Andiamo a Roseto consapevoli di affrontare la squadra nettamente più forte della categoria nel proprio fortino ma allo stesso di avere le carte in regola per poter prenderci i due punti e non partiamo certo rassegnati alla sconfitta. Dovremo stare attenti al loro modo di muoversi senza palla, a mio avviso la vera caratteristica del gioco di Roseto che sta facendo la differenza, e limitare al massimo le palle perse per evitare di innescare il loro contropiede".

Filippo Palazzoni

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