Il "primo" airone ai saluti. La Fabo congeda Giancarli

S’interrompe il rapporto con una vera e propria bandiera degli Herons

Il "primo" airone ai saluti. La Fabo congeda Giancarli

Il "primo" airone ai saluti. La Fabo congeda Giancarli

Non tutti gli addii sono uguali: ad esempio quello di Marco Giancarli alla Fabo Herons Montecatini, ufficializzato ieri mattina con un lungo comunicato di ringraziamento, non può essere un addio come gli altri. E’ anche per questo motivo che tantissimi tifosi di fede Herons ieri hanno inondato di messaggi d’affetto i profili social dell’ex numero 17: molti di loro non ci credono ancora, chi ha realizzato spera con tutto il cuore non si tratti di un qualcosa di definitivo, bensì di un "arrivederci". Difficile dire se davvero sarà così, quel che è certo è che il club di Andrea Luchi si separa da un pezzo della propria storia più che da un giocatore. Il termine "storia" è assai impegnativo, ma affiancarlo alla figura di Giancarli non è affatto azzardato: il ventinovenne playmaker di Aprilia è stato il primo ad abbracciare il progetto Herons, il primo giocatore ingaggiato, il primo capitano, il primo a siglare un canestro in gare ufficiali per l’allora neonata società termale. Non solo: Giancarli ha rappresentato insieme ai suoi compagni di squadra della prima stagione in Serie C del Montecatini Terme Valdinievole Basket una nuova e inedita fase della storia cestistica e sportiva della città delle Terme, quella caratterizzata dalla presenza di due squadre.

Marco lascia i colori rossoblù dopo 125 "caps" in maglia Fabo, due trofei in bacheca, una promozione dalla C alla B centrata e una in A2 soltanto accarezzata: forse per società e giocatore era il momento giusto per dividersi, non aver potuto salutare il suo popolo regalandogli la gioia più attesa resterà forse per l’ex capitano Herons il rammarico più grande. "Con grande emozione oggi diciamo "ciao e arrivederci" a Marco Giancarli, un atleta e una persona a cui dobbiamo enorme riconoscenza – è il commiato del sodalizio rossoblù - Nel cuore di tutti quelli che hanno avuto a che fare con lui ci sarà sempre spazio e gratitudine per un ragazzo del genere. Ha creduto in un progetto quando non c’era niente di tangibile, ha accettato di essere la prima pietra della nostra costruzione. Quello che ha fatto in questi tre anni Marco Giancarli non potrà essere scalfito dal trascorrere del tempo. Lui non fa solamente parte della storia di questo club ma ha contributo con impegno esemplare a far nascere e sviluppare l’identità Herons ogni giorno, trasferendola in maniera convinta ai compagni che gli si sono affiancati". Anche coach Federico Barsotti ha voluto omaggiare pubblicamente Giancarli: "Ricordo ancora la mia prima telefonata da allenatore Herons, proprio a Marco. Compresi subito la sua voglia di mettersi in gioco, caratteristica che l’ha contraddistinto in ogni singolo giorno di questi tre anni. Per me è stato un onore e un piacere poterlo allenare in questa grande cavalcata che abbiamo fatto assieme".

Filippo Palazzoni

Continua a leggere tutte le notizie di sport su