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Alberto Villa insieme al presidente Sergio Iorio (Acerboni-Castellani)
Le emozioni vissute nel derby contro il Prato hanno riportato Pistoia e la Pistoiese, per qualche ora, indietro di trent’anni, quando a cavallo tra gli anni Novanta e l’inizio del nuovo millennio, l’Olandesina battagliava sui campi di Serie B e Serie C, scrivendo nel proprio libro dei ricordi alcune delle più belle pagine di una storia ultracentenaria. Un match, quello vinto coi biancazzurri, d’altri tempi, soprattutto grazie allo spettacolo offerto dalle due tifoserie. Quasi 2700 persone hanno assistito al match del Melani, con gli oltre 500 sostenitori arrivati da Prato che non hanno fatto mancare il sostegno a Remedi e compagni nemmeno nei momenti di difficoltà. Un bello spot per il campionato di Serie D e per due società che, cronistoria alla mano, meriterebbero altri palcoscenici.
Una cornice che è stata elogiata anche dopo la gara dal presidente arancione Sergio Iorio: "Grazie a tutta la città che ci ha dato una spinta incredibile. Nei giorni scorsi c’erano state preoccupazioni sulle questioni di ordine pubblico, ma abbiamo lavorato in sinergia con le istituzioni e le forze dell’ordine, a cui va un ringraziamento enorme, e lo svolgimento del match è stato impeccabile. È stato davvero un bel pomeriggio per lo sport e in particolare per i nostri colori".
In campo invece, l’unica ad aver meritato la vittoria senza possibilità di contraddittorio è stata la Pistoiese. La formazione di casa ha interpretato la partita in modo perfetto, attendendo con pazienza che il Prato bruciasse energie, come fatto in un primo tempo caratterizzato da pressing e intensità, per poi colpirlo con le proprie armi migliori, come si può leggere sfogliando il manuale del calcio alle voci Greselin e Simeri. La rete che ha stappato il derby porta la loro firma: il ventisei ha aperto la strada con un filtrante millimetrico, il nove ha inchiodato il portiere avversario con un diagonale perfetto. Un gol confezionato da due dei talenti più cristallini di cui la Pistoiese dispone, due calciatori ai quali la società non potrà rinunciare se vorrà imbastire una rosa per vincere nella prossima stagione.
Nella ripresa, forte anche della marcatura di vantaggio, gli arancioni hanno mosso la palla con serenità e pulizia tecnica, facendo correre a vuoto il Prato e approfittando delle mezzali per arrivare più volte in zona tiro. Un raddoppio cercato e poi trovato in chiusura di gara di Maloku, subentrato con grinta e mentalità vincente, che ha messo il punto esclamativo su un’azione corale orchestrata da Pinzauti e Basanisi, altri due che domenica si sono alzati dalla panchina e hanno fatto la differenza.
E il Prato? Solo un guizzo di Cozzari, su cui Cecchini ha risposto presente, e nient’altro. La differenza d’organico è palese e soprattutto senza Barbuti era difficile chiedere qualcosa in più ai gracili attaccanti ospiti. La Pistoiese invece, con questi tre punti, torna a sorridere e può guardare al finale di stagione con una significativa dose di fiducia e autostima in più. Non un dettaglio da poco.
Michele Flori
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