Definire la sfida di questa sera contro Scafati (PalaMangano, palla a due alle 21) come uno scontro diretto per la salvezza è eccessivo ma sicuramente è una partita che può dire molto sul prosieguo in campionato delle due squadre. Pistoia, per la prima volta dopo tantissimi anni, non avrà il sostegno dei suoi tifosi per le note vicissitudini (anche se, a dire il vero, i tifosi non ci sarebbero stati lo stesso visto il divieto imposto dal Prefetto di Salerno della vendita dei biglietti ai tifosi ospiti).
Ma il mantra di coach Zare Markovski è quello di isolarsi e di pensare al campo anche perché Scafati, per quanto ne dica il momento e la classifica, è una squadra di talento, una di quelle a cui dover prestare grandissima attenzione. "Scafati nell’ultima partita contro la capolista Trento ha segnato 110 punti e non è una cosa di poco conto – afferma il tecnico biancorosso – Stewart è il punto di riferimento per quanto riguarda il reparto degli esterni, un giocatore invidiabile, Pinkins lo è nel reparto lunghi portando rimbalzi e presenza fisica.
Cosa mi piacerebbe vedere dalla mia squadra? La difesa, vorrei che mi venisse il mal di testa per le scelte che devo cambiare a causa dei tanti falli che abbiamo commesso, vorrei non sapere quale giocatore proteggere dai falli per quanti ne hanno fatti. Arrivare all’ultimo quarto con giocatori a zero falli mi fa veramente male anche perché la difesa è l’unica arma che abbiamo a disposizione per diminuire il talento degli avversari e non parlo sono di Scafati. Se riusciamo ad essere un gruppo omogeneo, una roccia in difesa abbiamo buone possibilità di ottenere risultati perché i punti nelle mani li abbiamo".
Markovski ha toccato quello che è il nervo scoperto di questa squadra ovvero il problema di non essere un gruppo compatto. Markovski ha ragione nel dire che la difesa deve essere la base su cui Pistoia deve poggiarsi ma è altrettanto vero che la difesa presuppone il fatto che tutti abbiano voglia e disponibilità a sbucciarsi le ginocchia. "Cerco di lavorare costantemente sul gruppo – prosegue – perché senza quello tutto diventa più difficile. In questa settimana i primi due giorni abbiamo lavorato bene poi alcuni pensieri riguardo alle sconfitte subite sono subentrati nella mente dei giocatori. Ci siamo sempre andati vicini ma alla fine è sempre mancato qualcosa, mi auguro che consapevoli di questo riusciremo a fare un buon risultato a Scafati".
Un’ultima considerazione riguarda come sempre la scelta di chi sarà a dover stare in tribuna e se potrebbe essere la volta di vedere Smith all’opera. "Dati alla mano – afferma Markovski – nelle ultime due partite i secondi tiri ci hanno fatto male. Smith può darci una mano al rimbalzo? Da parte sua c’è sempre stata grande disponibilità ma la scelta la faremo solo all’ultimo".
Maurizio Innocenti
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