Roma, 15 luglio 2021 - Fuori dal Cda della Rai. Sono furiosi i dirigenti di Fratelli d’Italia, dopo le nomine di ieri che escludono il partito di Giorgia Meloni dalla governance della tv pubblica. “Nel CdA Rai, per la prima volta nella storia dell’azienda di Stato, l’opposizione non avrà un rappresentante”, dice l’ex parlamentare Guido Crosetto: “Ai più la cosa farà piacere, perché riguarda quella cattivona di Giorgia Meloni. Due flash: Giampaolo Rossi era il migliore tra gli uscenti. Sarà un precedente”.
La stessa leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, è imbufalita: “Quando l’Italia era ancora una Nazione democratica la governance della Rai, l’emittente pubblica, contemplava la presenza dell’opposizione, a cui spettava la Presidenza e la presenza nel Cda”.
Nell’epoca della “maggioranza arcobaleno”, la chiama Meloni, invece, “Fratelli d’Italia - unico partito di opposizione e secondo molti sondaggi primi partito italiano - viene epurato da qualsiasi rappresentanza, così che il servizio pubblico, pagato con i soldi di tutti gli italiani, sia più simile al modello cinese che a quello di una qualsiasi nazione democratica”.
Oggi i partiti che sostengono Draghi, “negando per la prima volta nella storia diritto di rappresentanza all’opposizione, hanno scritto una delle pagine più buie della storia della Repubblica Italiana. Evidentemente la nostra crescita fa così tanta paura da giustificare la spudorata violazione dei più basilari principi democratici. Ma se facciamo così paura è perché siamo liberi, e questa è una buona notizia, e una ragione in più per continuare a batterci”, dice ancora Meloni.
La presidente di Fratelli d’Italia e i suoi non lo dicono apertamente in pubblico, ma il bersaglio dei loro attacchi - dicono alla Nazione fonti di Fd’I - sono gli alleati di centrodestra. Lega e Forza Italia, che stanno insieme al governo Draghi, hanno lasciato soli i compagni di coalizione. Viene da chiedersi se alla fine dunque i peggiori avversari del centrodestra non saranno Pd e Cinque stelle ma gli stessi partiti che compongono il fronte misto liberale-sovranista. Finora, nonostante la spaccatura sul governo Conte (Fratelli d’Italia è all’opposizione), la coalizione ha tenuto ed è rimasta salda.
Adesso però le cose potrebbero cambiare, come dimostra il duello sulla governance della Rai. È una questione di competizione elettorale e di potere. Lega e Fratelli d’Italia si contendono la guida del centrodestra. Dunque siamo solo all’inizio degli stracci che voleranno fra il partito di Salvini e il partito di Meloni da qui ai prossimi mesi.