David Allegranti
Pecore Elettriche

Derive neonaziste in Europa. Attenzione alla Turingia

Björn Höcke ha trasformato AfD da partito euroscettico a partito nativista e anti-islamico. Una settimana fa ha trionfato alle elezioni in Turingia con il 32,8 per cento. E’ il risultato più importante per un partito di estrema destra dalla seconda guerra mondiale

Pecore elettriche

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Firenze, 8 settembre 2024 – A pensarci, poteva pure andarci peggio. Invece di CasaPound (erano un po’ pochini a fascisteggiare a Grosseto) ci potevamo ritrovare con un partito che vince le elezioni. Come in Germania AfD, che una settimana fa ha trionfato alle elezioni in Turingia con il 32,8 per cento. Il merito è anche del suo leader locale, Björn Höcke, che più di altri ha trasformato AfD da partito euroscettico a partito nativista e anti-islamico. È il risultato più importante per un partito di estrema destra dalla seconda guerra mondiale, anche se non è detto che conduca al governo, visto che è in corso una sorta di sbarramento per impedire che l’estrema destra vada al potere.

Il leader di AfD in Turingia è un ex professore di Storia. È dunque doppiamente significativo che per due volte a distanza di poco tempo sia stato condannato e multato per aver utilizzato - contro la legge tedesca - slogan nazisti nei suoi comizi. A maggio Höcke è stato condannato al pagamento di una multa da 13mila euro per aver concluso un suo comizio del 2021 con la frase “Tutto per la nostra patria! Tutto per la Sassonia! Tutto per la Germania!”. Una frase all’apparenza innocua, ma in realtà “Tutto per la Germania” era lo slogan delle SA, Sturmabteilung, la Sezione d’Assalto, reparto paramilitare costituito da Hitler nel 1921 a difesa dei comizi del partito nazista, noto anche con il nome di “camice brune” per via del colore della loro uniforme.

Davvero un professore di storia tedesco - questa la tesi esposta dalla difesa durante il processo - non ne era a conoscenza? Höcke non è stato condannato solo una volta ma anche una seconda, a luglio, stavolta per 16.900 euro, per aver usato di nuovo lo slogan “Tutto per la Germania” in un comizio. Ad aprile, prima della prima condanna, si era lamentato su Twitter per il trattamento ricevuto: “Ancora una volta la Germania è in prima linea nel perseguitare gli oppositori politici e nel reprimere la libertà di parola… Sono accusato del reato di aver utilizzato una presunta citazione in cui ho espresso il mio patriottismo ‘in modo scorretto’. Vi invito a venire… e a constatare in prima persona la situazione dei diritti civili, della democrazia e dello stato di diritto in Germania”.

Al tweet aveva risposto persino Elon Musk, chiedendogli che cosa avesse detto e perché fosse illegale. Memorabile, in senso deteriore va da sé, la risposta del leader di Afd in Turingia: “Perché ogni patriota in Germania viene diffamato come nazista”.

Il codice penale in Germania ha norme che non si trovano in nessun’altra democrazia. Norme che “mirano a impedire alla Germania di ritrovare sé stessa”, aveva risposto Höcke. Il fatto che un leader di estrema destra utilizzi slogan nazisti nei suoi comizi e poi pretenda di far finta di non conoscerli susciterebbe soltanto qualche risata, se la faccenda non fosse maledettamente seria.

Nel 2017, parlando con il Wall Street Journal, Höcke disse di rifiutare l’idea che Hitler fosse “assolutamente malvagio” e spiegò che non esistono “bianco e nero nella storia”, sempre riferendosi a Hitler. Sempre nel 2017 attaccò il memoriale dell’Olocausto a Berlino dicendo che “noi tedeschi siamo gli unici al mondo ad aver installato un monumento alla vergogna nel cuore della nostra capitale”. A ciascuno, insomma, i suoi fascisti.

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