L’accanimento nei confronti del giovane detenuto, vent’anni, che si è tolto la vita in carcere, non è tollerabile. In questi giorni ho ricevuto molti messaggi in cui mi si chiedeva di raccontare quali reati avesse commesso il giovane. Ebbene, non è rilevante. Il casellario giudiziario del ristretto non è importante, perché la notizia è un’altra. La notizia riguarda le condizioni di vita, e direi di morte, a Sollicciano. Occuparsi di altro significa spostare l’attenzione da un’altra parte. La questione è semplice: essere in carcere non significa essere privi di diritti.
Pecore ElettricheEssere in carcere non significa essere privi di diritti