DAVID ALLEGRANTI
Pecore Elettriche

Forza Italia e i distinguo dal governo Meloni

La polarizzazione dello scontro impedisce di trovare soluzioni condivise per reciproca mancanza di fiducia, fondata sul sospetto che il compromesso in politica sia sinonimo di debolezza. Il punto è che con la cittadinanza c’è un problema evidente

Pecore elettriche

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Firenze, 25 agosto 2024 – Forza Italia sembra essere meno a suo agio del solito nel governo Meloni. Tra giustizia, carcere, cittadinanza e pensioni, ogni giorno il partito di Tajani è in fibrillazione, in ansia, in attesa di una svolta. Ma tra i più interessati a un deciso cambio di passo sembrano esserci soprattutto i componenti della famiglia Berlusconi, che in più di un’occasione hanno richiamato all’ordine liberale Tajani, che fa parte, da ministro degli Esteri, di un governo spostato a destra. Essere riusciti a superare la Lega alle Europee non è condizione sufficiente per potersi dichiarare soddisfatti. In ballo c’è una questione di centralità politico-ideale nel dibattito pubblico.

Sicché, iniziano a essere parecchie le cose che non tornano a Forza Italia. L’ultima è sullo ius scholae. "La nostra posizione è la stessa da tempo. Berlusconi era favorevole, e a destra non era un tabù. Non è un argomento di sinistra, è una presa d’atto rispetto a una realtà che cambia", ha detto Tajani al "Corriere": "E noi non abbiamo nessuna intenzione di lasciare alla sinistra una posizione che è e può essere anche di centrodestra. I diritti non sono della sinistra, sono di tutti", ha sottolineato Tajani, che non ha apprezzato le reazioni di forte diniego da parte della Lega: "Non impongo niente a nessuno, ma non voglio neanche che nessuno imponga qualcosa a me, sono libero di parlare", ha detto il ministro degli Esteri da Rimini, ospite del Meeting. "Essere italiano, essere europeo, ed essere patriota non è legato a sette generazioni, ma a quello che sei tu", ha ribadito, alimentando l’agitazione dei leghisti, che da giorni accusano gli italo-forzuti di fare il gioco del Pd con - dicono loro - bizzarre idee di sinistra. Meloni osserva a distanza ma non è contenta delle discussioni. Eppure il comportamento di Forza Italia non può essere considerato sleale, a meno che non si pensi che le maggioranze di governo siano simili a caserme. L’argomento, poi, secondo il quale se un’idea è condivisa o promossa dagli avversari di centrosinistra allora non va bene per principio, beh, sembra essere assai debole, se non sbagliato. La polarizzazione dello scontro impedisce di trovare soluzioni condivise per reciproca mancanza di fiducia, fondata sul sospetto che il compromesso in politica sia sinonimo di debolezza. Il punto è che con la cittadinanza c’è un problema evidente e non è giusto che siano le atlete della nazionale italiana di pallavolo a farsene carico, ma la politica (anche quando una proposta "non è nel programma elettorale", come a destra si sono subito affrettati a precisare).

In ogni caso, vedremo se dietro gli slanci identitari di Forza Italia ci sarà qualche mossa decisiva. Sono attesi, fra gli altri, atti concreti sulla questione del sovraffollamento carcerario. Forza Italia ha lanciato la sua estate militante insieme al Partito Radicale per sensibilizzare la pubblica opinione sullo stato di salute delle carceri . L’atteggiamento critico di Forza Italia sull’operato del governo sulle carceri sembra far presagire un lavorio parlamentare in arrivo. Anche perché è evidente anche alla stessa maggioranza di governo che il dl Carceri appena licenziato non serve a niente e che sono necessarie misure adeguate per ridurre il sovraffollamento carcerario.

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