Firenze, 10 marzo 2022 - C’è una guerra in corso, come forse vi sarete accorti, e “il torto sta dalla parte della potenza che vuole prevaricare”, dice lo storico Luciano Canfora alla Gazzetta del Mezzogiorno. Non v’imbrogliate, però, aggiunge lesto Canfora. Il Paese prevaricatore è l’Ucraina, che ha violato gli accordi. Quali accordi? Quelli del ’91, “quando i Paesi dell’Unione Sovietica si staccavano da questa, formando la Comunità degli Stati Indipendenti, CSI. E invece nel 2014 viene fatto un colpo di Stato e si caccia un governo in carica”. Ma di fronte alle bombe e ai profughi, il professor Canfora cosa pensa? “Bisogna dirlo a Biden e agli altri, così ci pensavano prima”. Ah beh. Dice però Fabiano Amati, avvocato e consigliere regionale in Puglia, conterraneo di Canfora: “È come un no-vax che nega il vaiolo per non elogiare Edward Jenner”, il medico noto per aver introdotto il vaccino contro il vaiolo.
“A prenderlo sul serio si tratta di vari errori in fatto”. Alcuni fatti, dice Amati: “A) La storia ucraina del Novecento non può essere letta correttamente senza parlare del genocidio del 1931-32, eseguito da Stalin ai danni dell’Ucraina per imporre il socialismo e la collettivizzazione delle terre; B) Il 1 dicembre 1991 un referendum approva con il 90% l’indipendenza dell’Ucraina; C) L’accordo di Belaveza (fondativo del CSI) fu sottoscritto l’8 dicembre 1991; D) L’Ucraina non ha mai ratificato l’accordo C, perché contestava - tra le altre cose - la qualità della Russia di unico successore dell’URSS e quindi di tutti i suoi diritti all’ONU; E) L’Ucraina quindi è solo stato un Paese associato al CSI; F) In ogni caso: lo Statuto CSI prevede un procedimento di rinuncia all’adesione o associazione, che l’Ucraina ha definitivamente esercitato nel 2018”. Orbene, dice Amati, “come si possono sostenere obblighi dell’Ucraina (ma su questo ci sarebbe da fare un’altra ampia riflessione) rispetto a un’organizzazione che prevede modalità di rinuncia e che l’Ucraina ha esercitato?”. Citofonare Canfora.