DAVID ALLEGRANTI
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Pecore Elettriche

I pacifinti indecisi non sanno dove andare

La tentazione di correre dietro a Conte sarà forte. Si ha l’impressione che il Pd abbia sempre bisogno di farsi perdonare qualcosa. E quindi va dietro a quel Conte che di fronte a domande precise torna sempre a vestire i panni dell’Indeciso di Volturara Appula

Pecore Elettriche

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Firenze, 6 aprile 2025 – Il M5S ieri è sceso in piazza a Roma contro “800 miliardi in riarmo”, come se il problema fosse la difesa di chi è stato aggredito e non l’aggressore. “Il primo grande mattone per un progetto di governo”, si è lanciato Beppe Conte presentando la manifestazione, alla quale ha partecipato una delegazione del Pd. Non solo: i Cinque Stelle hanno deciso anche di regalarsi una mozione sul riarmo che è già stata calendarizzata in aula alla Camera a partire da domani, per la gioia di Alleanza Verdi Sinistra, che ha deciso di presentare a sua volta una mozione dello stesso segno di quella del M5S.

Sono dunque già due gli alleati del Pd che attaccano pubblicamente e in Parlamento il piano dell’Ue per la difesa. Al che viene da chiedersi: che cosa farà il Pd di fronte alle mozioni dei pacifisti irenici? Si asterrà? Si dividerà? Ma non è finita qui. Il M5S ha deciso di mettere in difficoltà il Pd, anche sui territori, presentando la mozione sul riarmo nei consigli comunali e nei consigli regionali. «Vogliamo che i soldi degli italiani vengano spesi per gli ospedali e i servizi pubblici, per ammodernare le scuole, per attenuare il caro-bollette, per rifinanziare il fondo automotive, per la prevenzione del tumore al seno e così via per tante altre cose che migliorerebbero la nostra vita. Siamo contrari a un riarmo scriteriato che spreca i soldi dei cittadini», dicono i Cinque Stelle, sorvolando sui miliardi buttati per il Super Bonus (ma deve essere un dettaglio).

Per questo il M5S con i suoi consiglieri presenterà "in tutti i Consigli regionali, comunali e provinciali” una mozione per impegnare le giunte, fra le altre cose, “a non proseguire nel sostegno del piano di riarmo europeo”.

Anche in questo caso: che cosa farà il Pd nei vari consigli comunali e regionali? Che cosa farà in Toscana, per dire, dove da tempo nel centrosinistra c’è chi sogna il Campo Largo? Matteo Renzi, almeno a livello nazionale, lo sogna persino larghissimo, un TD (Tutti Dentro) in cui convivano M5S, Pd, Italia Viva eccetera eccetera. Tranne Calenda – specifica Renzi – che ospitando Meloni al suo congresso ha scelto la maggioranza di governo. Chissà insomma come si comporteranno Pd & soci sui territori. La tentazione di correre dietro a Conte sarà forte. Si ha d’altronde l’impressione che il Pd abbia sempre bisogno di farsi perdonare qualcosa. E quindi va dietro a quel Conte che di fronte a domande precise (come una fattagli nei giorni scorsi) torna sempre a vestire i panni dell’Indeciso di Volturara Appula: le piace questo Trump che insulta i «parassiti» europei, minaccia la Groenlandia e mette i migrati dietro le sbarre?

Risposta: "Avete già provato a schiacciarmi su Trump, ma col Movimento abbiamo una linea chiara: approccio multipolare per i conflitti internazionali, forte vocazione per più Europa ma che sia sociale e democratica, strenua difesa dell’interesse nazionale a partire dai dazi. Lì, come Europa dovremmo rispondere compatti alle minacce protezionistiche, spiegando agli Usa che così si faranno male anche loro: solo nel settore auto importano il 50/60% della componentistica”. Conte proprio non ce la fa. Quando c’è di mezzo Trump non riesce a scegliere. Perlomeno Salvini dice chiaramente che preferisce Trump.

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