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Il 2025 sarà un anno difficile per gli spostamenti in treno: sono in atto tanti cantieri contemporaneamente PER NERI NEGRI GALLIANI
Firenze, 23 febbraio 2025 – È passata quasi inosservata la notizia della nuova campagna di comunicazione di Rete Ferroviaria Italiana sui cantieri per il 2025. Per la prima volta chi viaggia sui treni potrà sapere quali problemi incontrerà, almeno per la parte dei lavori già pianificati. L’estate scorsa ha detto in una recente audizione in commissione Trasporti alla Camera l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Stefano Antonio Donnarumma, “è mancata una informazione corretta ai cittadini, si poteva fare di meglio e infatti stiamo pianificando una campagna di informazione, cantiere per cantiere, tratto per tratto, indicando quali disagi i viaggiatori potranno incontrare e in quali settimane”.
La pianificazione è pronta e, ha aggiunto l’ingegner Donnarumma, “tutta la comunicazione delle Ferrovie terrà conto di questi aspetti. Nulla di drammatico, ci saranno disagi su alcune tratte; ci sarà una, due o tre settimane in cui le tratte saranno meno efficienti, ma nulla che possa impedire alle persone di spostarsi. D’altro canto questi lavori sono necessari, in particolare la manutenzione straordinaria di tratti di rete eseguite per garantire la sicurezza dei trasporti”. I pendolari si sentiranno rassicurati? Chissà. “Stiamo lavorando alla rete ferroviaria per una mobilità più efficiente e tecnologica” è il claim della campagna, “ideata per infondere consapevolezza dei benefici che conseguiranno dagli interventi previsti sull’infrastruttura, funzionali a garantire una maggiore qualità del servizio in termini di prestazioni e puntualità” dice Ferrovie dello Stato: Obiettivo della campagna è “arrivare al cittadino in modo tempestivo e capillare.
Tramite un QR Code è possibile raggiungere una pagina web che riporta lo stato di avanzamento dei lavori in corso e le informazioni utili per programmare il viaggio in caso di interruzioni di linea”. Ci sarà consentito un sano scetticismo dopo le brillanti prestazioni ferroviarie di questi ultimi mesi o anni. Lo stesso amministratore delegato di Ferrovie dello Stato ha ammesso, nel corso dell’audizione, che si poteva fare meglio. Non solo sulla comunicazione: “È indubbio - ha detto Donnarumma - che la densità di presenza di cantieri sulla nostra infrastruttura sia quanto di storicamente più elevato si sia visto da decenni, questo per la sovrapposizione dei cantieri Pnrr e altre necessità di manutenzione. Facciamo di tutto per fare la nostra parte anche se io da ingegnere avrei pianificato gli interventi in maniera diversa. Parlo di indicare Rfi come soggetto attuatore per i 25 miliardi di investimenti. Si sarebbe potuto fare altrimenti se si fossero divisi in una parte Alta velocità e una parte relativa al rifacimento di strutture esistenti”.
Questo avrebbe “limitato le difficoltà e apportato migliorie con un effetto diretto sulla rete. Ma la forma europea non consentiva questa soluzione e ci si è dovuto concentrare sullo sviluppo di nuove infrastrutture”. Dunque, ha detto Donnarumma, “la contemporaneità di questi cantieri sta portando a una congestione e se si devono svolgere tutti i cantieri contemporaneamente non si riesce nemmeno a trovare copertura in termini di personale e materiali. Con costi accresciuti”. Morale: anche nel 2025 arriveremo in ritardo con i treni, ma lo sapremo in anticipo.