Pisa, 10 dicembre 2019 - Quando una squadra, o una famiglia, come amano definirsi i giocatori del Pisa, a ragion veduta, deve affrontare un'emergenza, lo deve fare compatta, serrata nei ranghi. Tutti si devono mettere a disposizione per superarla, specialmente in attacco, il reparto con la percentuale più alta di defezioni tra i nerazzurri. Mai come in questo momento c’era bisogno di lui, eppure ancora una volta, Raúl Asencio non c’era. Con Marconi fuori per un mese questo era il momento di stringere i denti, di mettersi a disposizione della squadra, anche con qualche dolore o acciacco. Tutti avevano risposto presente alla chiamata di D’Angelo, tranne lui. Ha risposto presente Masucci, che nonostante non si fosse allenato con regolarità durante la settimana, ha fatto di tutto per essere in campo, anche con una gamba e mezzo e ora è fermo anche lui. Ha risposto presente capitan Davide Moscardelli, pronto ad assumersi, a quasi 40 anni, l’onere della maglia da titolare per oltre 90 minuti.
Ha risposto presente Fabbro, correndo a tutto campo, fino a farsi quasi scoppiare i polmoni, per dare il cambio a Masucci. Ha risposto presente perfino Elia Giani, all’esordio assoluto in nerazzurro e che, nel giro di poco più di 24 ore, ha disputato addirittura due partite: La prima con la Primavera, con 62 minuti disputati, in una difficile trasferta in quel di Frosinone, per poi tornare in fretta e furia a Pisa, giocandone altri 15 appena il tecnico ha deciso di buttarlo nella mischia nel disperato tentativo di recuperare il risultato contro l’Entella. Il futuro di Asencio, il più pagato della rosa, ormai appare lontano da Pisa, col giocatore che non ha mai legato né con la piazza, né col gruppo. Addirittura nelle foto di squadra condivise dai compagni durante le cene tutti assieme il calciatore non era presente o era del tutto in disparte rispetto al resto del gruppo. Anche D’Angelo è apparso, alle telecamere di 50 Canale, sconsolato e rassegnato nel merito dei suoi problemi fisici, dopo la partita: “Il recupero di Asencio? Non lo so sinceramente, continua ad avere sempre questi dolori, non so rispondere a questa domanda.” In campo 3 scarse presenze, tutte da subentrato, senza mai incidere. Poi, un'infinità di problemi fisici ma, soprattutto in queste ultime settimane, ci si sarebbe aspettati molta più disponibilità, al di là dei problemi manifestati. È anche e soprattutto fuori dal campo che la condotta del giocatore non è apparsa certo irreprensibile. Secondo le fonti in nostro possesso infatti, il giocatore in passato sarebbe stato anche multato dal Pisa, proprio in seguito alla polemica che lo aveva coinvolto quando, mentre il Pisa stava perdendo a Perugia, lui condivideva una foto-storia su Instagram mentre era intento a giocare alla Play Station.
A gettare ulteriore benzina sul fuoco, le voci di mercato che lo vorrebbero lontano da Pisa da gennaio, con una trattativa in atto tra l’entourage del calciatore e il Livorno. Il Pisa dovrà guardarsi altrove, stavolta nel tentativo di accaparrarsi qualcuno con meno problemi e più esperienza. Nel frattempo si dovrà puntare proprio sul giovane Elia Giani, ultimo prodotto del settore giovanile nerazzurro. Dopo Birindelli, oggi a più di 70 presenze, Favale, poi ceduto, ma anche Fischer, il più giovane di sempre nel Pisa, oggi tocca a Giani Econ la maglia nerazzurra, e di Giulio Favale, in seguito ceduto, che esordirono il 22 dicembre 2016 contro lo Spezia, la scorsa stagione invece è stata la volta di Tommaso Fischer che, lanciato dal tecnico Luca D'Angelo, con il suo esordio da 15enne in Pisa-Novara 3-0, è il più giovane giocatore di sempre ad aver esordito con la maglia del Pisa. Gli ultimi aggregati sono Enrico Sibilio ed Elia Giani, all’esordio dopo un anno di esperienza nel Sassuolo. Chissà che presto non tocchi anche a Sibilio.