Pisa, 4 marzo 2020 – Il Coronavirus rischia di mettere in ginocchio il campionato. Ieri infatti il comitato scientifico voluto dal premier Giuseppe Conte ha redatto una serie di regole: tra le ipotesi sul tavolo ce n'è una in particolare che sta facendo molto discutere, quella di far disputare tutte le manifestazioni sportive per 30 giorni a porte chiuse, mantenere la distanza di sicurezza di un metro tra le persone, oltre al negare qualsiasi contatto per i saluti. In questo incredibile vademecum, si configura uno scenario da film, ma in realtà la situazione è serissima. Al momento il rischio concreto è che il derby Pisa-Livorno, così come tutte le gare in calendario da qui al 30 marzo, si giochi senza pubblico. Questa in realtà sarebbe addirittura la migliore delle ipotesi possibile, perché l’altra, dall’impatto ancora più grande, sarebbe addirittura di fermare tutte le manifestazioni sportive per un mese, una soluzione che in Svizzera, ad esempio, è già stata adottata, col campionato che è stato fermato fino al 23 marzo, mentre altri campionati europei stanno vagliando in queste ore le stesse ipotesi. Tutto sarà discusso oggi, in mattinata, nel corso di una riunione interministeriale che produrrebbe, in tempi rapidissimi, una integrazione al decreto approvato il primo marzo. Starà al viceministro Vincenzo Spadafora e al presidente del Coni Giovanni Malagò fare il punto della situazione, con la Serie B che si adeguerà di conseguenza, seguendo a ruota quanto deciso tra la serata di oggi e la mattinata di domani mattina, con uno speciale consiglio direttivo straordinario, dedicato a questa emergenza e presieduto dal presidente della Lega di Serie B Mauro Balata. Al di là del rischio per la salute, per il quale si sta cercando di contrastare il virus, una decisione del genere sarebbe un grave colpo all’economia di tutte le squadre della Serie B, tra rimborsi per i biglietti già venduti e un mese senza incassi per tutte le società, sulla scia di un paese che economicamente rischia il collasso, anche dal punto di vista sportivo, tra le altre cose e una Figc che dovrebbe intervenire per garantire un salvagente per tutte le società. In particolare il derby Pisa-Livorno potrebbe essere una delle prime partite vittima di questa possibile decisione. A quel punto la società nerazzurra potrebbe essere costretta a rimborsare i tagliandi già acquistati.
Michele Bufalino
ArchivioPisa-Livorno rischia di giocarsi a porte chiuse. Ore di fuoco per decidere il da farsi