REDAZIONE PISA

Caos Pisa, l'impegno di Gattuso: "Qualunque cosa accada, io sarò l'ultimo ad andarmene"

"Nel calcio non tutti guadagnano milioni, c’è anche gente che riscuote poche migliaia di euro, ha il mutuo da pagare e ora piange perché non sa come fare"

Gennaro Gattuso

Pisa, 18 dicembre 2016 - «Comunque vada, sarò l'ultimo a lasciare la nave: continuo a sperare con tutto me stesso che i problemi si risolvano e che questo gruppo e tifoseria possano avere quello che meritano. Ma se così non fosse, aspetterò che tutti si siano sistemati, sarò io a chiudere la porta dopo che anche il magazziniere se ne sarà andato: è una questione di rispetto nei confronti dei ragazzi e di chi è rimasto al nostro fianco sino a oggi».

Stavolta non ringhia Rino Gattuso, ma parla lo stesso da uomo vero: è il condottiero che si è preso l’onore e l’onere di guidare un gruppo a scrivere alcune delle pagine più belle e genuine della storia recente del calcio italiano, qualunque sia l’esito della vicenda. E tale rimarrà fino alla fine: «Se sono fiducioso sull’esito positivo della trattativa? Sinceramente davvero non lo so – dice l’allenatore nerazzurro – di sicuro solo un folle potrebbe stare tranquillo in una situazione del genere. Qua il problema è se i Petroni vogliono vendere, i Corrado i soldi li hanno messi e anche tanti ma se non vogliono vendere è un casino. Ringrazio Abodi per l’impegno ma dall’altra parte manca qualcosa alla proprietà, a livello mentale».

«Nel calcio – aggiunge l’allenatore - non tutti guadagnano milioni, c’è anche gente che riscuote poche migliaia di euro, ha il mutuo da pagare e ora piange perché non sa come fare. Dico la verità: finora non ho commesso sciocchezze e mi è andata bene perché a qualcuno potevo anche staccare la testa». Infine, Ringhio conclude con una considerazione generale: «Dopo Treviso, Parma e Pisa per avere un calcio pulito e credibile non possono succedere più queste cose. Oggi tocca al Pisa, domani a chiunque. Servono regole». C'è poi spazio anche per il campo dove a preoccupare sono soprattutto le notizie che vengono dall’infermeria. L’ultima l’annuncia Gennaro Gattuso nell’immediato dopo partita e riguarda le condizioni fisiche di Nacho Varela, l’uruguaiano che non è nemmeno partito per la trasferta di Cittadella: «Ha un problema al menisco del ginocchio e dovrà rimanere fermo sicuramente per un bel po’ – ha spiegato il tecnico nerazzurro –. Nei prossimi giorni cercheremo di capire meglio ma è possibile che sia necessario anche intervenire chiurgicamente». Piove sul bagnato, insomma, per Gattuso alle prese con un’infermeria sempre più affollata e che ieri, inizialmente, ha pure dovuto lasciare prudenzialmente a riposo anche Gatto: «Era previsto che giocasse dall’inizio ma putroppo in giornata ha sentito un fastidio al piede e, quindi, abbiamo preferito non correre rischi facendolo cominciare dalla panchina». Mastica amaro Rino Gattuso «Parlare di calcio purtroppo, è quasi impossibile ma se proprio vogliamo farlo allora io dico che sono orgoglioso di come questi ragazzi hanno tenuto il campo: in una situazione del genere, rimanere in partita fino al novantesimo è un vero e proprio miracolo sportivo. Non bastasse quello che abbiamo vissuto alla vigilia, dopo sei minuti si è fatto male Lisuzzo e poi alla mezz’ora siamo rimasti in dieci per l’espulsione di Di Tacchio».