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Colite ulcerosa e poliposi: rivoluzione nella cura grazie a una biostampante innovativa

L’Università di Pisa partner del progetto europeo Tentacle per evitare la rimozione chirurgica del colon e del retto

Il team dell'Università di Pisa

Il team dell'Università di Pisa

Pisa, 20 gennaio 2025 - Un dispositivo rivoluzionario potrebbe trasformare il trattamento di colite ulcerosa e poliposi adenomatosa familiare: una biostampante colonoscopica capace di rigenerare la mucosa e la sottomucosa dell’intestino, evitando interventi chirurgici invasivi come la proctocolectomia. Questo il cuore del progetto europeo Tentacle, che prenderà il via nel gennaio 2025 e vede tra i protagonisti l’Università di Pisa.

Attualmente, le malattie del colon-retto colpiscono circa 2,2 milioni di persone in Europa. Tra queste, la colite ulcerosa e la poliposi adenomatosa familiare spesso richiedono la rimozione di colon e retto, un’operazione che compromette pesantemente la qualità della vita dei pazienti. Il progetto Tentacle punta a cambiare radicalmente questo approccio con una strategia innovativa e personalizzata che sfrutta la biostampa per rigenerare i tessuti intestinali.

“La biostampante colonoscopica – spiega Giovanni Vozzi dell’Università di Pisa -, sarà progettata per operare direttamente nell’intestino attraverso una procedura minimamente invasiva. Il dispositivo utilizzerà un sistema di intelligenza artificiale per monitorare la qualità della stampa e adattare l’intervento alle necessità di ciascun paziente. Inoltre, svilupperemo biomateriali avanzati con proprietà uniche, come la capacità di cambiare forma nel tempo per replicare la morfologia intestinale e rilasciare agenti antibatterici in modo controllato”.

Finanziato con quasi 8 milioni di euro dal programma europeo Horizon Health 2024, Tentacle assegnerà circa 1 milione al Centro di Ricerca E. Piaggio dell’Università di Pisa. Il consorzio del progetto, coordinato dall’Università di Wurzburg (Germania), comprende dieci partner tra istituzioni accademiche e aziende leader, tra cui l’Università di Ghent (Belgio), l’Università di Torino, il Politecnico di Torino, l’Istituto Superiore di Sanità e aziende di paesi come Austria, Turchia e Paesi Bassi.