MAURIZIO COSTANZO
Cosa Fare

Aspettando Pisa Jazz Rebirth, tre concerti allo spazio Arno Vivo

Dal 14 giugno tre live con protagonista il sound più trascinante da Africa e America Latina

Kumbia Boruka

Kumbia Boruka

Pisa, 11 giugno 2023 – Cumbia, bossa, afrobeat e funk per tre live travolgenti aspettando Pisa Jazz Rebirth. Parte il countdown per la quarta edizione del festival nato dal progetto Pisa Jazz a cura di Associazione ExWide con la direzione artistica di Francesco Mariotti e il contributo di Fondazione Pisa, Ministero della Cultura, Regione Toscana e Comune di Pisa. Per scaldare i motori in attesa della line up che in luglio calcherà il palco del Giardino Scotto via con gli eventi collaterali: si parte allo spazio Arno Vivo (lungarno Bruno Buozzi 1) con tre appuntamenti, sempre alle 22, in cui la dimensione del groove sarà protagonista assoluta. Apertura delle danze il 14 giugno con AfroQuiesa Orchestra, formazione che mescola atmosfere funk, jazz e beat afro per una performance tutta da ballare. E poi avanti fino alla fine del mese: in cartellone Kumbia Boruka, direttamente dal cuore pulsante del Messico, Monterrey, un’esperienza potentissima che innesta la cumbia colombiana classica con reggae, dub, desert rock e psichedelia per un mix pieno di energia (21 giugno), e Rosa Brunello, bassista cosmopolita col nuovo album “Senseless Acts Of Love” fresco di pubblicazione per l’etichetta losangelina Domanda Music (28 giugno). Entrando nel dettaglio dei singoli concerti si comincia il 14 giugno con AfroQuiesa Orchestra, collettivo dallo spirito universale nato quasi un decennio fa da un’idea di Tommaso Marraccini ed Emanuele Volpi, rispettivamente batterista e chitarrista della band. Oggi AfroQuiesa conta dieci artisti sul palco – insieme ai fondatori Alessandro Andreoni al basso, Francesco Viani alla chitarra, Paolo Quattriglia alle percussioni, Andrea Baroni alle tastiere, Andrea Battistoni alla tromba, Alessandro Giannotti al trombone, Ilaria Sebastiani al flauto e Gabriel Petretti al sax – e propone un gioco costante tra generi differenti: jazz-funk, afrofunk e world music. Imperdibile la data del 21 giugno con Kumbia Boruka: band multiculturale con sede a Lione, in Francia, le cui radici affondano nella città di Monterrey, nel nord del Messico, dove la cumbia è l'inno del quartiere e dove è nata la leggenda della cumbia messicana, Celso Piña. Hernán Cortés, leader dei Kumbia Boruka, ha imparato a suonare la fisarmonica da questo grande maestro e lo ha accompagnato in lunghe tournée internazionali. La musica della band riflette il suono delle strade messicane: cumbia classica mescolata con influenze di reggae, dub e musica tropicale – melodie psichedeliche di chitarra elettrica, un'ampia sezione ritmica che include guacharaca e congas, potenti ed emozionanti arrangiamenti di ottoni e, ultimo ma non meno importante, il suono brillante della fisarmonica. Il risultato è una nuova cumbia, ibrida e piena di potenza, intense sonorità tropicali con un'energia feroce che abbraccia i ritmi dell'America Latina. Otto musicisti che danno vita a una macchina dal suono impressionante: accanto a Hernán Cortés alla fisarmonica e voce Christian Briseño alla voce, Tadeo Cortés alle percussioni, Rodrigo Bastidas al basso, Miguel Miño alla chitarra elettrica, Cyril Gelly alla batteria e timbales, Swann Vuillermoz al trombone , Clément Buisson alla tromba. Chiusura il 28 giugno con Rosa Brunello, bassista e compositrice capace di muoversi agilmente tra improvvisazioni libere e rock elettrico, dub e musica sudamericana. Ama fondere suoni acustici ed elettronici per sfidare i confini tra generi e vivere secondo il suo motto di musica senza confini. Ha sviluppato lo stile musicale durante gli studi a Berlino, Parigi e Amsterdam, affinando un suono personale attraverso esibizioni in tutto il mondo. Viaggiatrice curiosa, costantemente attratta da percorsi alternativi, negli anni ha collezionato collaborazioni con artisti come Dee Dee Bridgewater, Maurice Louca, Yazz Ahmed, Tommaso Cappellato, Tamar Osborn, Camilla Battaglia, Alessia Obino, Chelsea Carmichael ed Enrico Terragnoli. "Senseless Acts Of Love", nuovo lavoro discografico uscito a maggio, è una testimonianza del potere della musica, in un'avventura che parla il linguaggio dell’amore. Maurizio Costanzo