MAURIZIO COSTANZO
Cosa Fare

Lorenzo Flaherty in scena con ‘Il Visitatore’

Il 18 gennaio al Teatro Verdi di Casciana Terme

Lorenzo Flaherty

Lorenzo Flaherty

Pisa, 15 gennaio 2025 - Teatro prosa in programma sabato 18 gennaio alle 21 al Teatro Verdi, a Casciana Terme. Lorenzo Flaherty va in scena con ‘Il Visitatore’ di Eric-Emmanuel Schmitt. Con, sul palcoscenico, anche Nicola Adobati, Andrea Vincenzo Verde, Maria Grazia Ciarlone. Regia Francesco Branchetti che cura anche i costumi. Musiche Pino Cangialosi, scene Antonio Nardelli, organizzazione Lavinia Verrengia. Lorenzo Flaherty, conosciuto per i suoi moltissimi film e sceneggiati (più di 50 grandi produzioni in oltre 30 anni di carriera) qui dà il meglio di sé con una strepitosa interpretazione. In seno alla stagione teatrale edizione numero dodici della città di Casciana Terme (Pisa) che per il 2024/2025 va sotto il titolo “L’arrivo della stagione incredibile”. Progetto sostenuto e promosso dal Comune di Casciana Terme Lari. Direzione artistica Andrea Kaemmerle. Biglietti: 13,00 euro intero, 10,00 euro ridotto. Informazioni e prenotazioni: 3280625881 e 3203667354. Tutto il programma e le informazioni della Stagione su www.guasconeteatro.it. Lo spettacolo. La commedia “Il visitatore”, scritta nel 1993 da Eric-Emmanuel Schmitt; portato in scena innumerevoli volte in tutta Europa ha vinto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui tre premi Molière. Un atto unico inquietante e commovente. La scena si svolge nello studio di Freud, il famoso psicanalista, la sera del 22 aprile 1938, dopo l’invasione dell’Austria da parte delle truppe di Hitler, nel momento dolorosissimo in cui egli deve lasciare Vienna. Sigmund Freud attende notizie della figlia portata via dalla Gestapo ma appare un uomo alla finestra, un intruso che infastidisce e affascina il grande psicanalista, egli non sa chi sia ma intavolerà con lui una lunga discussione sui grandi temi a cui da sempre l’uomo non ha saputo dare risposta fino alla fatidica domanda: perché accade l’orrore se Dio esiste? La pièce, attraverso questo incontro a tratti incredibile tra Dio e un uomo dallo straordinario acume psicologico, che è stato una delle maggiori figure del ‘900, mette a nudo la grave crisi che attraversa l’uomo contemporaneo in una riflessione sulla condizione umana, uno spettacolo a tratti inquietante, doloroso, commovente ma che fa anche sorridere coinvolgendo lo spettatore fino a portarlo a riflettere su argomenti così basilari ed importanti per l’essere umano e che oggi troppo spesso vengono rimossi e dimenticati in un momento in cui il presente ha invaso così tanto la nostra condizione umana allontanandoci appunto da riflessioni che necessitano all’uomo per non sprofondare in un baratro di solitudine, egoismo, odio come purtroppo sta precipitando questa nostra società del XXI secolo. La regia intende restituire al testo la straordinaria capacità d’indagare l’animo umano: ansie, paure, malesseri, malinconie, dolori, solitudini in una danza terribile tra questi due convitati. Scene e musiche, daranno un apporto fondamentale a questo viaggio, nell’inconscio, nella psiche, di cui i personaggi sono straordinarie proiezioni. Maurizio Costanzo