FRANCESCA BIANCHI
Cosa Fare

'Solo Amore" a Cascina: protagonisti Scarpellin e Lenzi

Prosegue il festival dedicato ai diritti e alla bellezza della diversità

L’edizione 2024 del Festival “Solo Amore” prosegue. Organizzato e promosso dall’associazione Lungofiume con il supporto di “Leo e i piccoli desideri”, il Patrocinio del Comune di Cascina, della Regione Toscana e della Provincia di Pisa e la collaborazione delle Associazioni LGBTQIA+ nazionali/locali propone altri due appuntamenti di approfondimento, tra arte e storie.
Lunedì 20 maggio, alle 18, alla Casa di Lungofiume in via Toscoromagnola “Parole in transizione” a cura di Alessandro Scarpellini. Il poeta e narratore Alessandro Scarpellini, i musici Giulia Coccoli in arte Yaya (voce, ukulele e campane tibetane) e Massimo Cappellini (violino, chitarra e mandolino) animeranno una performance musicale in cui suoni e parole si incontreranno per poi dare vita ad un laboratorio interattivo di improvvisazione poetica rendendo partecipi i presenti.
Giovedì 23 maggio, alle 18, alla Biblioteca Comunale Peppino Impastato di Cascina “Vi racconto la mia storia”, incontro con Francesca Lenzi che sarà intervistata dalla giornalista Francesca Bianchi e introdotta dai saluti dell’assessora Giulia Guainai. Francesca Lenzi, scrittrice, giornalista, attivista ripercorrerà la sua vita: “Che ero lesbica ai miei l’ho detto 25 anni fa. Ne avevo appena 20 e non avevo voglia di farlo. Fui costretta dalle circostanze. Ero innamorata di una ragazza e lei lo era di me… Allora glielo dissi io ai miei. In realtà lo dissi solo a mia mamma. Approfittai dell’uscita serale del cane per restare sola con lei. L’una accanto all’altra. Presi coraggio: «Sai quelle voci che ti sono arrivate? Ecco, sono vere» Avevo sperato in una reazione morbida e accondiscendente… Fu maledettamente difficile. E lo fu anche dopo. Ma in tutta quella roba, fra la vergogna e il rammarico, il pudore e la fierezza, iniziai a sentirmi libera. Tutti dovrebbero sentirsi così. Assolti da una colpa che non esiste, emancipati dai pregiudizi, accolti in un abbraccio, in pace”. L’ingresso è libero.