Pisa, 17 febbraio 2010 - Un quartiere che sta cambiando pelle. Che si spopola di pisani e si riempie di cittadini stranieri. Un po’ come alla stazione, distante solo qualche isolato, anche se con presenze e numeri più contenuti, almeno per ora. Porta Fiorentina, via Cattaneo. Anche qui c’è chi fugge via: i commercianti — che uno alla volta si stanno trasferendo altrove — e i residenti. Quello 'doc', nati e cresciuti a Porta Fiorentina sono sempre di meno.
E da metà via Cattaneo in poi — dalla Chiesa di San Marco alle Cappelle fino al cavalcavia per Sant’Ermete — ci sono decine e decine di appartamenti affittati a stranieri ed extracomunitari. Africani e sudamericani. Rumeni e albanesi. Una popolazione tutta nuova che si sta sostituendo a quella di un tempo. Con qualche problema di droga e microcriminalità.
Gli ultimi mesi sono stati letali. Il negozio di hobbistica tra via Cattaneo e piazza Guerrazzi ha chiuso i battenti nelle scorse settimane, si è trasferito a Titignano. Chiusa anche l’ultima agenzia di viaggi (fino a qualche anno fa erano quattro quelle presenti in via Cattaneo), il negozio di abbigliamento per bambini, la rivendita di materassi. "Io ho aperto solo a maggio scorso — ammette Anna Mazzotta, titolare del 'Prezzaccio', tutto a 1 euro — ma appena trovo un fondo da qualsiasi altra parte della città, me ne vado. E’ un deserto, non va proprio. E gli affitti sono comunque alti: per questo buco — dice indicando lo stanzone del negozio — pago 700 euro".
"Stanno chiudendo tutti — conferma Roberto Lippi, titolare con la figlia della lavanderia — per noi piccoli commercianti è un periodo nero, non abbiamo nessun sostegno o aiuto. E la situazione peggiora continuamente: ogni anno si lavora un 10% in meno. sarà la crisi, sarà che la strada con il senso unico è meno frequentata, c’è meno passaggio. Non lo so. Ma sopravvivvere è diventato difficilissimo, quasi impossibile". A moltiplicarsi in via Catteneo, tra le saracinesche abbassate, sono soltanto le agenzie di lavoro interinale. "Attorno alle quali — continua Lippi — ci sono sì tanti giovani in cerca di un posto ma anche tanti stranieri".
Le 'zone rosse' per lo spaccio sono sempre le stesse: il Chiassetto San Marco, lungarno Guadalongo, via Barattularia. Ma i furti, spesso unicamente contanti per acquistare qualche dose di droga, avvengono anche in pieno giorno. "A fine dicembre — racconta Valeriano Fabrizio Calizzi del negozio di vernici e accessori per Harley Davidson di via Cattaneo — sono entrati durante la pausa pranzo. Dalle 12,30 alle 14,30. Ero andato a trovare una persona in ospedale e mi sono allontanato dal negozio, di solito invece rimango nei paraggi e mi mangio un panino veloce. Al mio ritorno ho trovato la porta forzata. Mi hanno portato via tutto il registratore di cassa e 500 euro di incasso della mattinata. Nessuno si è accorto, nessuno ha sentito rumori o notato movimenti strani. Erano sicuramente dei professionisti". Anche la pizzeria 'Il Penny' poche settimane fa ha subito un furto. E tra i residenti c’è chi, da qualche anno, si è munito di porte blindate e allarmi.
"Prima era un quartiere relativamente tranquillo, dove i problemi erano al massimo traffico e smog — dice Alberta Perini, in via Cattaneo da 35 anni — adesso è tutto molto cambiato. Porta Fiorentina si sta trasformando in un dormitorio, non è più un quartiere con i suoi negozi, gli abitanti storici. Non ci si conosce più. Tutte facce nuove: tanti studenti a cui vengono affittate case vecchie e umide, e tantissimi stranieri. Un ricambio continuo. Portoni dai quali si vede uscire dieci, venti persone. Al buio, la sera, io ho paura ad uscire da sola".
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