"8 euro al giorno per una carezza". Ecco il costo dei servizi alla persona

Studio-provocazione realizzato dalla Fondazione Casa cardinale Maffi per riflettere sulla qualità della cura. Appello ai politici del presidente Franco Falorni: "Siamo più di un algoritmo. L’umanità al centro delle scelte".

"8 euro al giorno per una carezza". Ecco il costo dei servizi alla persona

"8 euro al giorno per una carezza". Ecco il costo dei servizi alla persona

di Gabriele Masiero

PISA

Una carezza costa "solo" 8 euro al giorno ma "il suo valore è inestimabile" e anche questo dato dovrebbe essere inserito negli algoritmi con i quali si misura l’efficacia dei servizi alla persona. Lo rivela una ricerca-provocazione condotta dalla Fondazione Casa Cardinale Maffi, che gestisce 8 strutture tra residenze per anziani e disabili, e rappresenta la piattaforma di riflessione sulla quale si fonda il 6o meeting annuale della fondazione in programma il 30 settembre e intitolato appunto "Io sono più di un algoritmo. Il valore di una carezza". Il lavoro condotto da Federico Vola, responsabile sviluppo della Fondazione Maffi, "ha verificato l’opportunità e la fattibilità di integrare i consueti strumenti di valutazione della qualità dell’assistenza fornita dalle strutture di lungodegenza, monitorando anche la qualità delle relazioni interpersonali tra operatori e assistiti e ha individuato una scala psicometrica, validata da una ricerca analoga svolta nelle Rsa del Canada, somministrata nel 2023 a 92 ospiti della Fondazione Maffi". "La qualità relazionale nelle nostre strutture - assicura Vola - è superiore rispetto alle precedenti analisi canadesi ed è associata a un costo stimato di circa 2800 euro per posto persona all’anno (8 euro al giorno)".

"Lo studio - osserva il presidente della Fondazione Franco Falorni - intende stimolare i decisori politici a valutare anche questo dato quando sono chiamati a definire l’efficacia dei servizi alla persona, comprendendo che il tempo costa ma che la qualità della cura passa soprattutto da questi aspetti". Il tema sarà oggetto di riflessione nel convegno del 30 settembre, a partire dalle 9.30, all’auditorium dell’Opera primaziale pisana, nel quale sono annunciato tra gli altri il sottosegretario al ministero della Salute Marcello Gemmato e il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. Alle 21 al teatro "Verdi" (già tutto esaurito nei suoi oltre 800 posti) andrà invece in scena lo spettacolo "Algoritmo", diretto da Lamberto Giannini e Rachele Casali e con oltre 40 attori provenienti dalle strutture della Maffi tra operatori e assistiti. Il convegno prevede una prima parte di presentazione del libro curato da Falorni e intitolato "Io sono più di un algoritmo, il valore di una carezza" (Pacini editore) con Andrea Carobene, fondatore della startup che offre strumenti di geointellingence, l’economista Andrea Piccaluga e Federico Vola, una seconda di riflessione con esponenti politici (con gemmato e Giani anche l’assessora regionale al welfare Serena Spinelli), della cultura (il docente universitario Stefano Perfetti) e della gestione (Giovanni di Bari, presidente Uneba Marche) e una terza parte di discussione della proposta della Maffi con tra gli altri, Maria Letizia Casani, direttrice generale dell’Asl Toscana Nord Ovest, Marco Cossolo, presidente di Federfarma, Sergio Di Maio, sindaco di San Giuliano Terme e presidente della Sds pisana e Federico Gelli della direzione regionale sanità welfare e coesione sociale.