IACOPO NATHAN
Cronaca

A Navacchio sbarcano i "Cobot": "Così cambieranno le imprese"

Appuntamento organizzato da Universal Robots, azienda leader nella creazione di nuove tecnologie .

Appuntamento organizzato da Universal Robots, azienda leader nella creazione di nuove tecnologie .

Appuntamento organizzato da Universal Robots, azienda leader nella creazione di nuove tecnologie .

Universal Robots, l’azienda danese leader nella robotica collaborativa, torna con una serie di appuntamenti sul territorio italiano, e proprio al Polo tecnologico di Navacchio, si è tenuta una giornata di formazione e lavoro sulla robotica collaborativa con l’intento di presentarne i vantaggi e le potenzialità. I cobot (robot collaborativi) sono robot antropomorfi con movimenti su sei assi, progettati per rispettare criteri di sicurezza, flessibilità e compattezza. Studiati per lavorare a stretto contatto con l’operatore anche senza barriere protettive intorno, sono stati introdotti sul mercato da Universal Robots nel 2008.

"Siamo molto felici di ospitare questa tappa toscana” dice Angela Calò, direttrice operativa del Polo tecnologico di Navacchio "Pisa e Pontedera sono un fulcro nell’ambito della robotica e ci fa piacere entrare in contatto e relazionarci con queste aziende. Questo è un evento interattivo il cui obiettivo è quello di dare informazioni e di far conoscere la robotica collaborativa" Michele Luzio, Channel Development Manager di Universal Robots è entusiasta per questo terzo appuntamento: "Questa è la terza tappa del roadshow di Universal Robots, in uno dei poli più attivi e stimolanti d’Italia – dice –. Dopo Piacenza e Bari abbiamo scelto Pisa come terza tappa per far conoscere le potenzialità della robotica collaborativa, anche perché la Toscana è una zona strategica dal punto di vista della manifattura e i cobot, possono essere la chiave di accesso all’innovazione delle aziende toscane" Universal Robot nasce nel 2005 in Danimarca e i risultati ottenuti sono incredibili: oggi i robot installati sono oltre 100.000 e i dipendenti dell’azienda oltre 1000.

"L’intento è quello di creare un mondo dove le persone lavorano con i robot, e non come i robot" sottolinea Luzio. Evidenti sono le diversità tra la robotica tradizionale e quella collaborativa, che vedono senza alcun dubbio primeggiare la seconda. I robot collaborativi sono efficienti, flessibili e capaci di aumentare la produttività ottimizzando la resa e diminuendo gli sprechi.

I produttori di tutto il mondo scelgono l’automazione per risolvere cadenze di manodopera e per aumentare la produttività, e i robot collaborativi offrono una soluzione di automazione economica, flessibile e sicura. Sono perfetti per lo svolgimento di attività ripetitive, potenzialmente pericolose, e sollevando così gli operatori da questo incarico contribuiscono a creare ambienti di lavoro più ergonomici, sicuri e salutari. Inoltre, dotati di numerose funzioni di sicurezza, in più dell’80% dei casi i cobot vengono implementati senza l’ausilio di barriere di protezione, dando origine a una condivisione di spazi e mansioni che ha rivoluzionato completamente la robotica industriale.

Marco Paladino ribadisce come il comparto manifatturiero sia ormai di fronte a molteplici sfide e di come l’automazione collaborativa sia la chiave per superarle: "La manifattura del futuro necessiterà della robotica collaborativa, e i cobot sono in grado di fare la differenza, supportando la crescita delle imprese" termina.

Maddalena Nerini