
"A ragazzi e ragazze dico scardinate gli stereotipi"
Pisa, 31 maggio 2024 – Malgrado i tempi che cambiano, per le donne l’accesso al mondo del lavoro e è ancora complicato. Il consiglio dell’assessora regionale all’istruzione Alessandra Nardini, agli studenti e alle studentesse che hanno vestito i panni di giovani imprenditori per il progetto di CNA Pisa Giovani Talks, è di "promuovere un cambiamento culturale per scardinare gli stereotipi di genere".
Assessora, quanto sono gravi queste limitazioni per le donne?
"È un fattore culturale molto serio. Il tema del gap di genere incide su salari, sui percorsi e sulla segregazione orizzontale, relegando le donne in alcuni ambiti. Dobbiamo sradicare gli stereotipi che esistono da tempo e che non sono soltanto nel mondo del lavoro ma addirittura nella scelta del percorso scolastico universitario".
I dati di maggio della CamCom raccontano di una provincia di Pisa dove le imprese preferiscono assumere uomini al 37% e donne al 22%.
"Noi come assessorato alla formazione abbiamo maggiorato gli incentivi in caso di imprese al giovanile e, ci tengo a dirlo, al femminile. Purtroppo ci sono dei retaggi che non scompaiono dall’oggi al domani. Va realizzata una narrazione che faccia capire come non ci sono né percorsi né lavori solo per maschi o solo per femmine". Come si può fare? "Dobbiamo investire nella promozione di un cambiamento culturale già dalle scuole, che formano i lavoratori e le lavoratrici - così come imprenditori e imprenditrici - di domani: è importante che non abbiano più un retaggio patriarcale".
Che oggi lei reputa molto radicato?
"Sì, basta pensare a quante disuguaglianze di genere ci sono o al modo in cui ancora oggi si descrivono le donne solo come madri e non si riconoscere il linguaggio di genere. Bisogna riconoscere che una donna può essere anche una professionista e, perché no, un’imprenditrice".
Il linguaggio può aiutare?
"Assolutamente. Molto spesso ci si aspetta di vedere uomini in ruoli apicali e si declinano le donne al maschile, ma se ci si pensa è degradante. I tempi sono maturi per ribadire che ci sono anche le donne e sono molto competenti: si laureano prima e meglio e hanno il diritto di farsi strada nel mondo del lavoro a qualsiasi livello: lavoratrice o imprenditrice".
Mario Ferrari