"Quest’anno abbiamo perso le presenza straniere, tedeschi soprattutto. E registriamo già ora un calo del fatturato intorno al 50%". Andrea Borghi è il responsabile del bar Sardelli, in piazza a Tirrenia e il suo è un osservatorio "privilegiato" per fare i conti con gli effetti del maltempo che su chi, sul nostro litorale, opera al di qua degli stabilimenti balneari. "Abbiamo perso circa un mese di lavoro - spiega Borghi - e soprattutto il turismo estero che proprio tra maggio e giugno viene a fare il week end per poi trascorrere un soggiorno di vacanze più lungo in estate. Questi sono mesi decisivi anche per calibrare l’investimento per tutta l’estate, ma senza gli incassi preventivati è difficile. La stagione è compromessa: abbiamo davanti altri 30-40 giorni nei quali, meteo permettendo, possiamo cercare di recuperare il terreno perduto, ma sarà comunque un’estate molto complicata e gli incassi che non abbiamo fatto non li recuperiamo più". Crede invece in un’inversione di rotta Gianluca Bertoni, titolare dell’omonima tabaccheria: "La stagione doveva iniziare a maggio e invece ha preso il via soltanto da una settimana. Anche nei giorni feriali, per adesso, si vede poca gente. Gli stranieri, durante la settimana, vanno in città e non al mare. Però sono certo che presto ci rifaremo". Secondo Marco Trassinelli della ’Gelateria di Toto’, però, "Tirrenia necessita di essere ravvivata sia per quanto concerne il decoro urbano che gli eventi. Rispetto a qualche anno fa, infatti, si è davvero spenta". E questo, conclude, rischia di appesantire ulteriormente un quadro a tinte fosche per "colpa di una stagione partita in forte ritardo per colpa del maltempo". Ne è convinta anche Emanuela Falcone, del bar la Chiacchiera: "Maggio e inizio giugno semplicemente non sono ‘pervenuti’". E’ una corsa a handicap quella alla quale sono costretti gli operatori commerciali del litorale: "E’ come se ancora l’estate non fosse mai arrivata - precisa la barista - perché riusciamo a lavorare bene solo durante i week end, ma il resto della settimana non c’è quasi nessuno in giro". I parcheggi sono vuoti e negli stabilimenti balneari ci sono pochissime persone. Insomma il caldo è appena arrivato: "Tirrenia - conclude Emanuela Falcone - ormai da anni vive solo di un turismo di pendolari che si estingue in una singola giornata". Non mancano qua e là in cartelli "vendesi", ma la situazione non migliora a Calambrone e a Marina. Temporali e temperature al di sotto della media hanno fatto il resto, ritardando anche l’arrivo di chi possiede la seconda casa al mare.
Gab. Mas.