
Matteoni-Brogni
Pisa, 6 ottobre 2016 - Il primo anno è passato e ora si guarda al futuro. "Prepariamo professionisti del mondo dell’arte sulle nuove tecnologie". È, in estrema sintesi, la filosofia che anima l’Alma Artis Academy, l’accademia delle belle arti di Pisa, che si appresta a festeggiare il primo compleanno. E lo fa rilanciando la sfida al futuro. Il 12 ottobre, dalle 10 alle 18, nell’elegante sede di palazzo Quaratesi, al numero 25 di via Santa Maria, si terrà l’open day per l’inizio del secondo anno accademico aperto a tutti: studenti, genitori e non solo.
Ne abbiamo parlato con il direttore Dario Matteoni.
Di cosa si parlerà durante l’open day?
«Visitare la sede, incontrare i docenti e avere un incontro personalizzato per comprendere ogni aspetto dell’accademia».
L’accademia, appunto: in che senso si definisce come scuola di nuove tecnologie dell’arte?
«Vengono affrontate le problematiche dell’arte attraverso le nuove tecnologie creando professionisti che lavorano in vari settori, come l’installazione multimediale, la fotografia, il sound design e la creatività legata al mondo delle nuove tecnologie».
Quali sbocchi professionali procura la vostra accademia?
«L’accademia crea interlocutori consapevoli col mondo delle tecnologie, che sanno cosa significhi oggi operare nel campo dell’arte con nuovi strumenti. Formiamo video maker, progettisti di suono, scenografi digitali, artisti nell’installazione multimediali, fotografi, comunicatori artistici e nel campo dell’editoria digitale».
Come si compone il percorso di studi?
«C’è un diploma di primo livello che equivale alla laurea triennale, poi ci sono due master di primo livello: ‘Gestire e comunicare l’arte in ambito museale’ e ‘Conservazione e restauro delle opere d’arte digitali’».
E i docenti?
«Oltre al direttore scientifico dell’accademia, Andrea Brogni, sono più di venti, tra cui professionisti come Giacomo Verde, Lorenzo Garzella e Domenico Quaranta».
I vostri partner?
«Per ora il Museo Pecci di Prato, la fondazione Palazzo Ducale di Genova e la fondazione Peccioli per l'Arte. Ma puntiamo ad allargarci».
Cos'è per voi l'arte oggi, o cosa dovrebbe essere?
«Oggi c'è la necessità di mantenere nella dimensione artistica sia esperienze tradizionali che nuove dimensioni. Siamo chiamati ad affrontare nuove problematiche, per questo chiediamoci: come si sta trasformando l'arte oggi».