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Accoltellò un uomo: “Fu tentato omicidio”. Condannato a 5 anni

“Due fendenti arrivarono ai polmoni”: caso discusso in abbreviato al collegio. La vittima finì ricoverata in ospedale. Il 20enne era accusato anche di detenzione

L'intervento dei carabinieri (Foto di repertorio)

L'intervento dei carabinieri (Foto di repertorio)

Cascina, 1 aprile 2025 – Due coltellate, “che raggiunsero i polmoni” di un giovane finito poi all’ospedale. Per quel fatto, il 20enne Hamdouni Mahdi, difeso dagli avvocati Francesco Virgone e Niccolò Guidato del foro di Pisa, è stato condannato a 5 anni. Sulla gravità delle lesioni si è discusso gran parte del caso che ieri è arrivato alla fine dell’iter in tribunale. Era aprile (il 21) dello scorso anno quando ci fu una lite a San Frediano a Settimo di Cascina che terminò nel sangue.

Ieri, davanti al collegio, è stato discusso il rito abbreviato, in un primo momento condizionato all’audizione del perito di parte, a cui poi la difesa ha rinunciato. L’udienza precedente si era tenuta a gennaio, quando la difesa aveva presentato un’eccezione per alcune questioni tecniche riguardanti le notifiche, accolta dai giudici. Secondo quanto era stato ricostruito dal consulente del pubblico ministero, il decorso clinico della parte offesa sarebbe stato più grave di quanto diceva la prima prognosi, mentre per la difesa le ferite non sarebbero state così profonde: dopo una settimana la vittima fu dimessa dall’ospedale. L’uomo fu subito soccorso: era stato colpito due volte alla schiena con un coltello lungo oltre 20 centimetri.

Il diverbio nella frazione cascinese era nato - da quanto si è appreso fino a ora - nell’ambito di una discussione per motivi di droga. Le accuse e poi il rinvio a giudizio: la vicenda è stata seguita dal pm Aldo Mantovani. I reati contestati erano gravi, tentato omicidio e detenzione di sostanza stupefacente: in casa di Hamdouni Mahdi furono trovati due panetti di hashish da un etto circa ciascuno.

Il Tribunale non ha riconosciuto la derubricazione del reato in lesioni, ma ha recepito le ragioni della difesa ritenendo fondata la richiesta di una pena ridotta di due terzi. E così il giovane, che si trova in carcere, è stato condannato dal collegio pisano (presidente Giulio Cesare Cipolletta, a latere Beatrice Giovannetti e Jonata Tellarini) a 5 anni.

Antonia Casini