di Ilenia Pistolesi
La speranza non si affievolisce neppure di fronte all’ultima unione ‘in persona Episcopi’ della Diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello con la curia di Grosseto. Ebbene, se da un lato la ‘dieta dimagrante’ delle diocesi italiane voluta da Papa Francesco si concretizza già, per il 2021, nelle terre di Maremma, in quel di Volterra la fiducia non si disperde, nonostante manchino esattamente due mesi al pensionamento del vescovo Alberto Silvani e quindi alla decisione che Papa Bergoglio Diocesi di Volterra: nominare un nuovo vescovo oppure procedere ad un accorpamento con un’altra Diocesi.
Forse con San Miniato? Se l’ipotesi che nessuno vorrebbe mai veder realizzata dovesse, alla fine, materializzarsi, Volterra potrebbe essere accorpata più probabilmente con la Diocesi di Massa Marittima con i suoi 130 mila abitanti (per ragioni storiche e geografiche) e non con San Miniato. Di certo il vescovo Silvani già si è mosso nei confronti della Santa Sede perché Volterra mantenga il suo Pastore e la propria autonomia e anche il cardinal Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, non vede di buon occhio uno smantellamento di una delle Diocesi più antiche d’Italia. La volontà di diminuire il numero delle diocesi italiane da parte del Santo Padre è realtà già da qualche anno e punta ad accorpare le Diocesi sotto i 100 mila abitanti.
La Diocesi di Volterra arriva a circa 96 mila abitanti ma, rispetto a altre realtà, ha peculiarità che non si riscontrano a livello nazionale e rappresenta un vero caso a sé. Intanto perché abbraccia cinque province pur non cullando in seno capoluoghi di provincia: la diocesi di Pitigliano era tutta concentrata nella provincia di Grosseto, mentre San Miniato ha un territorio che si estende su due province. In seconda battuta, perché la Diocesi risale ai primi secoli della Cristianità, ed è quindi una fra le più antiche che troviamo in Italia. I confini della Diocesi di Volterra sono smisurati: pensiamo a Montieri, nel Grossetano, fino ad arrivare a Castelfiorentino, fra Valdelsa e Empolese. Insomma, vi è un tratto unico e distintivo che per secoli ha unito territori e confini lontani sotto una forte identità. E c’è poi un altro scenario di salvezza: la proposta avanzata è quella di veder sbocciare un’unica Diocesi Colle Valdelsa-Volterra. L’ ipotesi di creare una Diocesi unica con la Valdelsa veleggia proprio nella direzione di scongiurare un’unione con un’altra Diocesi, ‘matrimonio’ in cui Volterra si ritroverebbe a coprire un ruolo decisamente diverso, con un peso minore. Ma vi è anche un altro aspetto, ossia solcare una strada di maggiore unità pastorale e territoriale, una via maestra che nei secoli attraversa le terre del Volterrano e della Valdelsa.