
Roberto Naldi durante il sopralluogo al Galilei. con il presidente Giani
Salvo imprevisti, i lavori sulla nuova pista di Peretola inizieranno a settembre. O almeno questo è l’obiettivo di Toscana Aeroporti annunciato, con tanto di scongiuri, dall’amministratore delegato Roberto Naldi durante l’ospitata di ieri a Toscana Tv.
Sui tempi per portare a casa la procedura, attualmente in corso, di valutazione impatto ambientale, infatti, Naldi si dice fiducioso e spera di poter chiudere tutto entro aprile. "Siamo in dirittura di arrivo, spero che per Pasqua si possa essere in una fase avanzata o addirittura arrivare alla fine della procedura Via-Vas - ha spiegato - dopodiché si procederà con la conformità urbanistica e a quel punto tutte le carte dovrebbero esserci. Noi continuiamo a programmarci per iniziare i lavori, se non ci sono elementi di novità, per settembre".
Lavori necessari, nonostante le varie opposizioni raccolte, sia per sostenere l’aumento di traffico registrato sullo scalo fiorentino, che ha chiuso il 2024 con il record di 3 milioni e 516 passeggeri: "Numeri sorprendenti - ha commentato l’ad - il traffico sta esplodendo. Basta guardare i primi due mesi del 2025, generalmente considerati bassa stagione, che hanno registrato un aumento del 9%. Su Firenze c’è stato un +6% a febbraio". Le maggiori destinazioni? Sono Parigi, Londra, Amsterdam, Roma e Barcellona. "Il traffico internazionale è aumentato del 10%". Dopodiché i vantaggi saranno anche per il territorio, Naldi ne è convinto.
"Girare la pista sarà un beneficio anche per le opere idrauliche che facciamo - ha spiegato - come vasche di compensazione, l’allargamento e spostamento del fosso reale in parte, che portano un cambio radicale sui tempi di ritorno di eventuali piene nella Piana, si passa da un tempo di 40 anni a 200, si renderà la Piana cinque volte più sicura di oggi".
Tra le novità annunciate, anche una maggiore connettività fra il capoluogo toscano e l’aeroporto di Pisa. Ovvero treni dedicati, con caratteristiche tali da consentire ai passeggeri di salire con più valigie, che non facciano tante fermate, addirittura diretti, in fasce orarie strategiche, come la mattina presto in direzione aeroporto, e la sera tardi per il ritorno".