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di Gabriele Masiero
Si chiama Toscana Aeroporti Costruzioni ed è la nuova società, nata in queste ore, incaricata di svolgere in house tutti i lavori già programmati negli scali di Pisa e Firenze, a partire, non appena l’investimento sarà sostenibile in virtù della ripresa del traffico aereo, dal "Galilei" per la realizzazione del nuovo terminal con un investimento da parte della società di gestione aeroportuale di 66 milioni di euro. Il nuovo soggetto industriale nasce dall’acquisizione da parte di Toscana Aeroporti del 51% di Cemes aeroporti, un’azienda a responsabilità limitata costituita ad hoc circa un anno e mezzo fa dalla famiglia Madonna, alla quale sarà lasciata la gestione della nuova società, in qualità di socio industriale.
La partnership tra il colosso aeroportuale e il gruppo Madonna è anche la migliore risposta agli ultime settimane di alta tensione tra Comune di Pisa e Toscana Aeroporti, culminata con l’interruzione delle relazioni istituzionali con palazzo Gambacorti, decisa da TA dopo la mozione anti Peretola votata all’unanimità dal consiglio comunale.
Anche perché l’acquisizione, è bene precisarlo, riguarda la partecipazione di maggioranza di una società, che si potrebbe definire di scopo, ma che non ha nulla a che vedere con Cemes spa, azienda di riferimento in Italia per la costruzione di infrastrutture e opere civili nei settori ferroviario, energetico, aeroportuale ed edile. Insomma dall’alleanza tra Toscana Aeroporti e Cemes nasce un maxi soggetto industriale che si prenderà in carico tutto il processo di sviluppo e ammodernamento infrastrutturale del sistema aeroportuale toscano: un affare da centinaia di milioni di euro e con nuovi posti di lavoro che si creeranno sul territorio pisano e toscano.
Il gruppo Cemes che negli ultimi anni ha sempre avuto bilanci ampiamente positivi e, secondo i dati di Report Aziende, portale specializzato che monitora le performance industriali, nel 2019 ha fatto registrare un fatturato di oltre 71 milioni di euro e un utile superiore ai 13 milioni con prospettive di crescita assicurate anche per il 2021 con oltre 200 milioni di euro di ordini già in portafoglio, come annunciato nei giorni scorsi a La Nazione da Raffaele Madonna, responsabile finanziario del gruppo. Ora il grande salto nella costruzione di nuovi aeroporti, moderni e funzionali. L’ampliamento del nuovo terminal pisano (in alto, due rendering del progetto di nuova aerostazione), secondo il masterplan approvato da Toscana Aeroporti, ha l’obiettivo di aumentare la capacità aeroportuale fino a 6,5 milioni di passeggeri annui e la superficie totale da 35.900 a 63.800 mq con incremento di gate (da 16 a 23), varchi security (da 8 a 10) e di aree commerciali (+2.300 mq.). Sarà insomma migliorato il rapporto tra terminal e piazzali degli aeromobili, l’equilibrio volumetrico e compositivo del terminal, i flussi e i percorsi dei passeggeri, le condizioni di sicurezza separando i flussi di imbarchi dalla viabilità perimetrale, la possibilità di gestire contemporaneamente due voli intercontinentali, l’inserimento di eventuali ulteriori finger, l’ampliamento dell’area riconsegna bagagli e, infine, la circolazione dei mezzi di rampa.