PISA
Questo di solito era il mese clou per il mercato degli affitti di camere e appartamenti agli studenti. Un mercato vivace e solido, una garanzia, insomma, ma ora anche questa certezza, a causa del Covid, è crollata. Non si salva nessuno. Le agenzie immobiliari della città, che nel mercato degli affitti agli studenti fuorisede da sempre trovavano una fetta di clienti, fanno i conti con la desolazione. La paura e l’incertezza legate al Covid, le ristrettezze economiche di molte famiglie causate dal blocco imposto nei mesi passati, e la scelta dell’Università di Pisa di attivare diversi corsi online e non in presenza stanno producendo i loro effetti sul tessuto economico e sociale della città.
I segnali erano evidenti già da aprile, quando erano iniziate a piovere disdette. Ora la conferma e la certezza di un intero anno finito male. Per le agenzie immobiliari, nel campo degli affitti agli studenti, si stimano affari in calo in una percentuale fra il 70 e l’80%, e chi nello stesso periodo dell’anno scorso stipulava anche fino a cento contratti di locazione, ora ne conta anche meno di dieci. Ma non tutto il male viene per nuocere, visto che, secondo qualcuno, questa potrebbe essere l’occasione per "fare pulizia" e spingere molti proprietari di appartamenti ad ammodernarli, metterli a norma, e attirare così anche famiglie e professionisti. È difatti ancora diffuso e da più parti denunciato il mercato degli affitti di alloggi fatiscenti perché destinati a studenti o stranieri.
Ranieri Fochi, titolare dell’agenzia Il Mattone, dice: "Non è un bel momento per chi vuole affittare agli studenti, ma il lato positivo magari potrebbe essere la ‘pulizia’ negli affitti illegali di case impresentabili a cifre elevate. Ricordiamoci poi – spiega Fochi – che tanti studenti sono rimasti per proseguire tirocini e praticantati. E sin da maggio abbiamo registrato un boom di affitti a medici e infermieri assunti a tempo indeterminato in ospedale". E infine: "Stiamo spiegando ai proprietari che questa è l’occasione per sistemare le case e far tornare le famiglie in centro. Esistono poi tutele e agevolazioni fiscali, come il canone concordato, che assicurano al proprietario il risarcimento da danni e introiti dagli affitti equivalenti o superiori se si sceglie il canone concordato a patto di avere appartamenti a norma e decorosi".
Stefano Estivi, titolare dell’agenzia Gabetti di lungarno Mediceo spiega: "Pisa per la costante e crescente richiesta di locazioni per studenti si è adagiata su questo mercato. Tanti appartamenti previsti per studenti sono rimasti vuoti. Diversi proprietari sono stati disponibili ad adeguarli per uso famiglia, migliorandoli, molti altri no. In tanti hanno rinegoziato il canone". Leonardo Sbrana, titolare delle in via San Lorenzo, racconta: "L’aspetto più triste è sentire i genitori degli studenti piangere al telefono perché non possono più permettersi di mantenere ai figli la casa a Pisa. Di solito da giugno iniziavamo con le locazioni, appena si aprivano le immatricolazioni. Quest’anno abbiamo fatto solo tre contratti. In tanti hanno rinunciato a immatricolarsi a Pisa, restando al Sud da dove proveniva di solito il 70% delle richieste. Credo che questo anno sia ormai perduto". Luca Meazzini, titolare di San Martino agenzia immobiliare conferma: "I primi segnali li abbiamo avuto a giugno, perché si sentiva dire che le facoltà non avrebbero ripreso le lezioni in presenza. Agosto e settembre erano i mesi più importanti per questo tipo mercato, ma ora siamo praticamente fermi. Ormai i ragazzi aspettano di avere la certezza che, magari, da gennaio, tutto possa riprendere normalmente".
Eleonora Mancini