"Aggredisce la madre per soldi". Viola ammonimento del questore. Giovane arrestato: è in carcere

La richiesta di aiuto arrivata al 112: intervenuta la task force dell’Arma specializzata nella violenza di genere

"Aggredisce la madre per soldi". Viola ammonimento del questore. Giovane arrestato: è in carcere

I carabinieri sono intervenuti il 16 agosto con la Compagnia e la task force provinciale specializzata nei reati di violenza di genere (. la foto è di archivio

Ora è in carcere. Per aver violato l’ammonimento del questore di Pisa, arrivato dopo violenze domestiche ripetute nei confronti della madre. In manette un giovane della provincia pisana, area pisana, sorpreso di nuovo a compiere violenze e che per questo è stato portato nella casa circondariale Don Bosco di Pisa il giorno dopo Ferragosto. Un caso sul quale i carabinieri della Compagnia (Stazione di competenza) sono riservati per tutelare la parte offesa. L’uomo, un 20enne italiano, avrebbe violato la misura di sicurezza non solo avvicinandosi alla mamma ma di nuovo aggredendola.

L’episodio, che ha fatto scattare il nuovo provvedimento, è avvenuto il 16 agosto nella casa familiare. La donna ha chiesto aiuto al numero unico Nue (il 112). Da qui l’intervento dei militari, che hanno "accertato l’avvenuta violazione del provvedimento precedente" e la violenza in corso, con il supporto della task force specializzata dell’Arma, costituita a livello provinciale per il contrasto alle "violenze di genere". Una squadra (mista, uomini e donne) composta da militari formati con una preparazione specifica nell’affrontare reati di genere e di violenza verso le persone più fragili, che vanno in ausilio e danno consigli ai colleghi delle Stazioni in queste situazioni, quando si devono ascoltare le vittime, per esempio, o sono coinvolti minori.

Il giovane, questa la ricostruzione dei carabinieri, con problemi di tossicodipendenza, che sarebbe divenuto con il tempo sempre più aggressivo, con richieste di denaro insistenti nei confronti dei familiari, è stato condotto nella casa circondariale Don Bosco di Pisa.

An. Cas.