"Aggrediti dagli accampati". La denuncia delle forze di destra

Ma gli studenti per la Palestina proseguono nella loro "acampada" e non rispondono . Sul caso interviene anche il deputato Amorese: "L’Università non è un centro sociale".

Nel pomeriggio del 15 maggio, ai giardini di Antichistica, Storia e Filosofia, i ragazzi del movimento universitario "Studenti per le Libertà" sarebbero stati vittime di un’aggressione da parte degli occupanti Studenti per la Palestina che da giorni sono accampati nei giardini per chiedere di "revocare gli accordi che l’Università di Pisa ha con Israele". Lo denuncia in una nota Lorenzo Paladini, segretario provinciale Forza Italia Pisa, che ha espresso solidarietà ai giovani aggrediti. Secondo Paladini, gli Studenti per le Libertà si sarebbero "recati pacificamente per leggere un comunicato di dissenso rispetto alle occupazioni illegali in atto" e per questo sarebbero "stati attaccati fisicamente e verbalmente da gruppi che continuano a occupare abusivamente gli spazi dell’università, dimostrando ancora una volta la propria intolleranza verso qualsiasi manifestazione di pensiero contrario alle loro ideologie". La nota di Forza Italia si conclude con un riferimento a Pasolini, definendo l’aggressione che si sarebbe verificata come "la prova del ‘fascismo degli antifascisti’, i quali, nonostante proclamino valori di libertà e democrazia, si dimostrano i primi a negare tali diritti agli altri". Il gruppo di Studenti per la Palestina, non ha voluto rilasciare dichiarazioni, facendo così capire che gli Studenti per le Libertà avrebbero compiuto un’azione puramente provocatoria.

Sul caso pisano è intervenuto anche il deputato Alessandro Amorese, capogruppo di Fratelli d’Italia della commissione Scuola, Istruzione e Università, che ha parlato di un "sistema di violenza antidemocratica divenuto intollerabile. E’ sistemico e costante l’impedimento all’agibilità, fisica e politica, all’interno dell’ateneo, da parte di gruppi che non sono solo rappresentati da studenti". Amorese ha anche ribadito che Fratelli d’Italia continua "a rafforzare oggi la richiesta di rispetto delle regole costituzionali, per i nostri ragazzi e per gli studenti tutti. L’università è un luogo che dovrebbe essere inviolabile e sicuro, qualcuno invece la ritiene una zona extraterritoriale, una sorta di porto franco dell’anti democrazia. Vigileremo sempre - promette il deputato - affinché questa stortura, politica e culturale, non dilaghi oltre. L’Università di Pisa non è un centro sociale". Mario Ferrari